E’ tempo di un vero riordino degli incentivi sulla casa. La richiesta forte è della CNA

Non proprio confusione ma sugli incentivi che interessano la casa c’è di sicuro una serie di sovrapposzioni che mettono in una qualche difficoltà gli operatori del settore. Per questo la Cna Comparto Casa ha chiesto ufficialmente al Governo di riordinare il settore e fare chiarezza. C’è da allineare alle normative italiane pure quelle arrivate da Bruxelles con l’approvazione della direttiva casa da parte del Parlamento Europeo, il tutto nell’ottica della transizione verso edifici a zero emissioni. È fondamentale – si legge in un comunicato – accompagnare tale percorso con adeguati sostegni finanziari e amministrativi, in particolare per le famiglie vulnerabili, per i territori più fragili e per i quasi 8 milioni di edifici energeticamente più poveri (nelle classi F e G) così da assicurare una transizione equa e inclusiva verso un futuro energetico sostenibile.
In quest’ottica è prioritario affrontare il riordino dei bonus in edilizia auspicando di integrarli in un sistema di supporto all’efficientamento energetico e messa in sicurezza degli edifici che sia efficace, sostenibile per le finanze pubbliche e il mercato. È necessaria una programmazione di medio e lungo periodo in termini di risorse e di certezza del quadro normativo.
Al riguardo il comparto casa di CNA accoglie con favore l’enfasi posta dalla direttiva sulla necessità di adottare piani nazionali di efficientamento degli edifici che sostituiscano le strategie di ristrutturazione a lungo termine e diventino strumenti più potenti e operativi per la ristrutturazione edilizia. Questo approccio non solo contribuirà a raggiungere gli obiettivi climatici dell’Unione, ma creerà anche posti di lavoro e stimolerà lo sviluppo regionale.

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