Dinamica dell’occupazione nelle Marche: analisi del quarto trimestre 2023

Silenzi e Longhi

Nell’ultimo trimestre del 2023, la regione delle Marche ha evidenziato un modesto incremento nel numero di occupati, con un aggiunta di 1.110 persone rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, traducendosi in un aumento dello 0,2%. Questo segnale di crescita, benché positivo, si presenta meno marcato rispetto ai risultati ottenuti nel trimestre antecedente, durante il quale l’aumento degli occupati aveva toccato quota 20.000, equivalente a un rialzo del 3,2% in confronto al terzo trimestre del 2022.

Nonostante il trend positivo continui a caratterizzare anche questo periodo per le Marche, il ritmo di crescita occupazionale si mostra più contenuto rispetto alla media nazionale, fermandosi al 2,3%. Questo andamento è stato particolarmente influenzato dall’incremento dell’occupazione femminile, che ha visto un salto di 12.616 unità, corrispondente a un +4,5%, e da un’ottima performance nel settore dei servizi, con un incremento di 16.113 posti di lavoro (+4,1%). Quest’ultimo dato bilancia le significative contrazioni registrate in agricoltura (-25,5%) e nei settori delle manifatture e delle costruzioni, che mostrano rispettivamente cali del -3,5% e del -5,9%.

Il settore dei servizi, in particolare, ha beneficiato della crescita occupazionale nei campi del commercio, dell’ospitalità e della ristorazione, segnando un +4,3% con un aumento di 5.058 occupati. L’espansione del numero di lavoratori dipendenti (+0,8%) ha più che compensato il declino degli indipendenti (-1,9%), riflettendo una tendenza al ribasso nel numero di imprese attive che perdura da anni nella regione.

La disoccupazione ha visto una riduzione ulteriore, con 4.388 persone in meno alla ricerca di lavoro, segnando un decremento del -10,7% e abbassando il tasso di disoccupazione al 5,4%.

Paolo Silenzi, presidente di Cna Marche, e Paolo Longhi, vicepresidente di Confartigianato Marche, evidenziano il ruolo cruciale delle micro e piccole imprese nel sostenere la domanda di lavoro, offrendo contributi significativi e stabili. Sottolineano l’importanza di utilizzare ogni strumento disponibile per sostenere l’occupazione, esprimendo preoccupazione per la diminuzione degli indipendenti. È forte l’appello a un impegno concreto per assistere gli imprenditori, che si trovano a fronteggiare le sfide poste dall’inflazione e dall’aumento dei costi operativi, aggravati da costi elevati del denaro e delle materie prime. Si evidenzia l’urgente bisogno di politiche pubbliche che sostengano i settori più colpiti e le piccole imprese, pilastri del tessuto produttivo delle Marche. Questa situazione rappresenta una sfida cruciale per non lasciarsi sfuggire opportunità di sviluppo per la regione e per il Paese intero.

Exit mobile version