“Cartucce rosse raccolte coi pomodori”, gli industriali scrivono ai cacciatori

pomodori cartucce

Cartucce, specie quelle di colore rosso, raccolte insieme ai pomodori, che possono quindi ritrovarsi nei barattoli di conserva. L’ANICAV (l’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali) che rappresenta le aziende private aderenti a Confindustria che operano nel settore della trasformazione del pomodoro, ha inviato una lettera alle associazioni venatorie ANLC, ANUU, Arci Caccia, Ente Produttori Selvaggina, FIdC, Italcaccia, Enalcaccia, chiedendo si sensibilizzare i cacciatori “affinché si adoperino per evitare il ripetersi di casi
analoghi”.

Lettera Anicav,
la risposta dei cacciatori

Ma soprattutto, l’ANICAV chiede un intervento delle associazioni venatorie “nell’identificare soluzioni pratiche e sostenibili per prevenire la contaminazione dei campi agricoli durante le attività di caccia”.

Nella lettera si spiega che alcune aziende associate hanno segnalato “il forte disagio provocato dalla presenza di corpi estranei (cartucce) nel pomodoro che viene portato nelle aziende per essere trasformato”. Cartucce lasciate da chi non rispetta la legge 157/92, che prescrive l’obbligo di raccolta dei bossoli esplosi durante l’attività di caccia.

I bossoli vengono poi raccolti insieme ai pomodori. “La raccolta meccanica, utilizzata per il pomodoro da industria – spiega l’ANICAV – non consente di eliminare questi corpi estranei e, spesso, a causa del colore rosso, è difficile anche per le selezionatrici ottiche delle aziende di trasformazione individuare tali materiali che, rischiamo, in molti casi di migrare nei barattoli contenenti il prodotto finito”.

Insomma, se le cartucce esplose non saranno raccolte, si rischia una richiesta che quelle di colore rosso vengano messe al bando. Dopo le cartucce con il piombo nelle zone umide.

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