Carcere Regina Coeli, i sindacati di polizia dichiarano lo stato di agitazione

polizia penitenziaria

I sindacati di polizia penitenziaria SAPPE OSAPP UILPA USPP FPCGIL hanno dichiarato formalmente lo stato di agitazione alla Casa Circondariale Regina Coeli, con richiesta di protezione del personale e revisione della catena di comando.

“I recenti eventi all’interno della Casa Circondariale Regina Coeli – scrivono i sindacati – evidenziano una realtà preoccupante e inaccettabile che persiste nonostante l’insediamento del nuovo comandante di Reparto. Il personale di polizia penitenziaria si trova a fronteggiare una situazione di grave insicurezza, caratterizzata da risse, atti vandalici, aggressioni, e traffico illecito. Le problematiche vengono aggravate da una sorveglianza insufficiente, con un solo agente per reparto, il quale si trova a gestire più piani e centinaia di detenuti, tra l’altro confermate dalla proposta della Direzione su indicazione del comandante di reparto!”.

Le recenti disposizioni, come l’introduzione di una sesta branda per cella e l’utilizzo delle sale socialità come dormitori, ricordano i sindacati, non solo violano le normative igienico-sanitarie, ma sollevano anche questioni di sicurezza strutturale e organizzativa.

Tali misure hanno inoltre moltiplicato il carico di lavoro del personale senza fornire alcuna forma di tutela aggiuntiva, compromettendo la gestione ordinaria e la prevenzione del contrabbando e generato altrettanto sgomento tra il personale che deve prestare servizio in tale contesto.

La proposta di una nuova organizzazione dell’Area Sicurezza, che risulta essere più un ridisegno orario che una vera strategia di sicurezza – lamentano ancora i sindacati – si traduce in tagli nei reparti detentivi e nell’eliminazione del lavoro straordinario per il personale degli uffici, riducendo ulteriormente la capacità di gestire le situazioni di rischio, specialmente durante i turni serali e nei fine settimana.

“Di fronte a decisioni unilaterali che non tengono conto del benessere del personale né delle corrette relazioni sindacali – scrivono SAPPE OSAPP UILPA USPP FPCGIL – ci troviamo costretti a prendere in considerazione ulteriori azioni sindacali, come delineato nell’accordo quadro nazionale”.

E ancora: “La realtà di Regina Coeli necessita di un approccio direzionale non autoritario, ma piuttosto autorevole, che possa restaurare la fiducia e la tranquillità di un personale ormai allo stremo e che non si sente adeguatamente supportato”.

Quanto alla riunione del 7 marzo, già convocata dalla Direzione, i sindacati esprimono scetticismo circa possibili esiti positivi, dati gli atteggiamenti finora osservati. Pur ribadendo la propria apertura al dialogo”.

In attesa di una risposta urgente, i sindacati dichiarano lo stato di agitazione “per richiedere la revisione delle decisioni prese riguardo al comandante di Reparto e per sollecitare la nomina di una dirigenza penitenziaria all’altezza della gravità della situazione”.

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