Operatori sanitari sempre più spesso in balia di violenti. La Ugl condanna l’aggressione a medico e a carabiniere in Lombardia

Ormai chi opera nel Servizio Sanitario nazionale non sa cosa aspettarsi nei suoi interventi: aggressioni, insulti, minacce che non risparmiano nessuno non solo medici ma anche le forze dell’ordine che li tutelano. “Le violenti aggressioni a Cesano Boscone nell’hinterland ovest di Milano, subite da un medico e successivamente da un carabiniere sono atti gravissimi e intollerabili” dichiarano in una nota Gianluca Giuliano Segretario Nazionale UGL Salute e Diego Bollani Segretario Regionale UGL Salute Lombardia commentando l’ennesimo episodio di violenza nei confronti di personale sanitario e che questa volta ha coinvolto anche esponenti delle forze dell’ordine.
“Gli operatori sono intervenuti per soccorrere un 40enne, affetto da problemi psichiatrici” continuano i sindacalisti “e secondo quanto riferito dai carabinieri di Buccinasco, arrivati sul posto insieme all’ambulanza durante l’ intervento, l’uomo si è opposto alle cure e, improvvisamente, si è scagliato contro il medico lanciandogli un televisore e, successivamente, contro un militare che ha colpito con pugni alla testa. Esprimiamo la massima solidarietà verso gli operatori coinvolti, rivolgendo l’ennesimo appello alle istituzioni, affinché situazioni del genere da vero e proprio far west debbano essere affrontate necessariamente con tolleranza zero. La sicurezza dei nostri operatori, in qualsiasi contesto prestino assistenza ai cittadini, deve essere garantita ed è una battaglia di civiltà” concludono i sindacalisti

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