Innovazione e sostenibilità nel turismo all’aria aperta: prospettive e tendenze emergenti

Turismo all'aria aperta

Le imprese del turismo all’aria aperta stanno abbracciando un approccio più accessibile, sostenibile e digitale, come evidenziato dai recenti dati presentati a Portogruaro (Venezia) durante il convegno organizzato da Faita-Federcamping. Questo evento, che ha visto la partecipazione di figure chiave nel settore turistico regionale, ha messo in luce un’industria in costante evoluzione, con un focus crescente sull’ambiente e sull’adozione di soluzioni tecnologiche innovative per rimanere competitive.

Tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, i campeggi e i villaggi turistici rappresentano una parte significativa dell’offerta turistica, con oltre 250.000 posti letto e 8.500 addetti. Queste strutture, sostenute da Faita, si collocano saldamente al secondo posto nell’offerta turistica, attraggono un numero sempre maggiore di visitatori e stanno registrando una crescita costante negli ultimi anni.

Il presidente di Faita-Federcamping, Alberto Granzotto, sottolinea l’importanza dei valori fondamentali come accessibilità, sostenibilità, qualità e innovazione per guidare l’attività del settore. Gli investimenti, secondo i dati del Ciset, sono essenziali per mantenere la competitività sul mercato, con il 54% delle strutture che si sono distinte come pioniere nell’innovazione e nello sviluppo di offerte mirate a target specifici.

Dal punto di vista economico, il turismo all’aria aperta genera ricavi significativi, con il Veneto che registra un fatturato di 1,3 miliardi di euro e il Friuli Venezia Giulia di oltre 75 milioni di euro. Questi dati evidenziano l’importanza del settore non solo per le imprese stesse ma anche per l’economia locale, con un impatto positivo sul territorio circostante.

Le previsioni per il 2024 indicano una crescita continua del settore, con un aumento sia dei tassi di occupazione giornaliera che dei ricavi medi. In particolare, si prevede un incremento dell’occupazione media nel Lago di Garda, nell’Alto Adriatico Nord e nell’Alto Adriatico Sud.

Parallelamente, l’attenzione verso la sostenibilità sta diventando sempre più centrale. Progetti come quello condotto da Faita-Federcamping in collaborazione con eAmbiente mirano a garantire standard elevati di sostenibilità ambientale, sociale ed economica all’interno del settore. I risultati mostrano progressi significativi, ma c’è ancora spazio per migliorare, specialmente in termini di parità di genere e utilizzo delle energie rinnovabili.

Infine, l’integrazione dell’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo in cui le imprese gestiscono le loro operazioni e interagiscono con i clienti. Strumenti come Open Air Hub, sviluppati in collaborazione con Ciset e Jampaa, offrono soluzioni avanzate per ottimizzare la gestione delle informazioni e migliorare l’esperienza complessiva del cliente, riducendo al contempo il carico di lavoro per gli operatori del settore.

In sintesi, il turismo all’aria aperta nel Nordest italiano sta affrontando sfide e opportunità senza precedenti, guidato da un impegno crescente verso la sostenibilità e supportato dall’adozione di tecnologie all’avanguardia.

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