Sostenibilità ambientale e turismo responsabile: i criteri per il riconoscimento delle bandiere arancioni

Aguzzi

La sostenibilità ambientale è diventata un criterio cruciale per il riconoscimento delle bandiere arancioni, un prestigioso riconoscimento per le località. I comuni che aspirano a tale onorificenza devono impegnarsi nella gestione ambientale e dei rifiuti, adottare soluzioni per il risparmio energetico, promuovere l’educazione ambientale e preservare la qualità paesaggistica e ambientale.

L’assessore regionale marchigiano all’Ambiente, Stefano Aguzzi, ha sottolineato che questa tematica è al centro delle linee guida dell’assessorato, sottolineando l’impegno della Regione Marche nell’ambito dell’ambiente e del turismo sostenibile. In occasione della Bit, è stato presentato il nuovo progetto delle Bandiere Arancioni: “Gusta il borgo” e “Passaporto Arancione“, insieme ai progetti tematici dei comuni certificati “Best Tourism Villages” come San Ginesio, Mercatello sul Metauro, Cingoli e Sarnano.

Aguzzi ha enfatizzato l’importante lavoro svolto per preservare l’ambiente nei piccoli comuni e borghi delle Marche, sottolineando un accordo di programma con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che prevede un finanziamento di 1.700.000,00 € per la creazione di boschi urbani nei comuni e unioni dei comuni. Un bando per questa iniziativa sarà aperto a breve.

Parallelamente, attraverso la struttura regionale Settore Territori Interni, Parchi e Reti Ecologiche, sono state avviate politiche per migliorare la qualità ambientale ed ecologica del territorio, con un finanziamento di 1.420.000,00 € proveniente dai Fondi FESR per la realizzazione di progetti di infrastrutture verdi urbane e periurbane. Questo bando sarà aperto fino al 05/04/2024.

La Regione ha inoltre attivato una legge regionale specifica per favorire l’accesso ai parchi e alle aree protette per le persone con disabilità motorie, destinando 200.000 euro ai gestori dei parchi e delle riserve naturali per la creazione di percorsi dedicati e l’acquisto di ausili appositi.

Un altro strumento fondamentale è la nuova legge urbanistica delle Marche, approvata nel novembre scorso, che promuove il consumo di suolo zero e strategie per la mitigazione dei cambiamenti climatici. Questa legge incoraggia il consumo minimo di suolo, la rigenerazione urbana e il riutilizzo di territorio già edificato, semplificando le procedure.

Aguzzi ha inoltre menzionato l’inserimento di incentivi per chi decide di usufruire di una borsa lavoro nei borghi marchigiani, contribuendo al loro recupero e alla loro attrattività. Tra le misure a tutela dei borghi, è stato avviato un piano di investimenti per la mitigazione del rischio idraulico, dimostrando l’impegno della Regione Marche nella sicurezza e nella conservazione di questi gioielli del territorio.

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