ITS e imprese, un’alleanza che funziona. Fondazione Adapt e Intesa Sanpaolo hanno presentato a Bergamo i primi risultati emersi dalla fase due del progetto di ricerca “Skill Alliance – L’apprendistato di alta formazione per il conseguimento del diploma ITS: dati, esperienze, prospettive”, volto ad esplorare le connessioni virtuose esistenti tra gli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) e l’apprendistato di alta formazione.
I lavori sono stati aperti da Francesco Seghezzi, presidente Adapt, sul palco insieme a Daniele Pastore, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo e Nicoletta Bernasconi, responsabile University and School Ecosystem Intesa Sanpaolo.
Il ruolo dell’istituto bancario, secondo Daniele Pastore, è centrale nel fare da ponte tra domanda di formazione e offerta di lavoro e la ricerca Skill Alliance fa parte delle tante iniziative introdotte da Intesa Sanpaolo per supportare la crescita di imprese e giovani. Un punto sul quale si è soffermata anche Nicoletta Bernasconi sottolineando quanto sia importante avvicinare scuole, università ed enti di formazione al mondo del lavoro, creando competenze diffuse e fondamentali per tutto il sistema paese.
Matteo Colombo, ricercatore Adapt, ha poi illustrato i risultati emersi in questo primo step che ha interessato quattro ITS con sede in Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto. Da ogni caso studio sono emersi spunti e riflessioni dati dal diverso approccio da parte delle Fondazioni in base al territorio ed al settore di riferimento, elemento che testimonia la flessibilità e la capacità degli ITS di curvare la propria offerta formativa adattandosi alle spiccate caratteristiche economiche e sociali del sistema in cui è inserito. Non, quindi, poli formativi a sé stanti, ma istituzioni che partecipa alla vita dei territori favorendo occupazione ed innovazione.
Successivamente Roberto Sella, direttore dell’ITS Rizzoli di Milano e Coordinatore Rete ITS Lombardia, Giacomo Guerzoni, consulente placement e formazione giovani IFOA e Roberta Togni, General Counsel e CSR Officer di Authoma, hanno portato le loro esperienze come rappresentanti di enti diversi che fanno del dialogo e della collaborazione un punto di forza. Giacomo Guerzoni ha ribadito come, data la collaborazione di IFOA con ben sette ITS a livello nazionale, sia proprio la composizione plurale delle fondazioni ITS a fare la differenza, creando reti territoriali che favoriscono processi di intreccio continuo tra lavoro, formazione, ricerca. Composizione plurale e diversificata su cui si è soffermata anche Roberta Togni portando l’esperienza di un’importante realtà industriale e spiegando di come sia davvero importante un ruolo proattivo delle imprese, le quali devono percepire la collaborazione con gli ITS come un investimento utile nelle fasi di recruiting. Le competenze trasversali garantite dagli studenti ITS possono davvero essere un valore aggiunto per le imprese, che devono cogliere questa opportunità. Infine, Roberto Sella ha portato l’esempio della collaborazione fra l’ITS Rizzoli e Schneider Electric, la multinazionale francese con sede nella bergamasca. In questo caso l’ITS ha avuto un ruolo chiave per l’azienda, formando le figure professionali richieste ma senza fermarsi qui, intraprendendo quindi un progetto di collaborazione che si allarga all’intera filiera, con ricadute positive occupazionali e prospettive di carriera di qualità.
Daniele Pastore ha quindi concluso i lavori ribadendo l’importanza della collaborazione tra imprese e ITS. L’opportunità di contribuire alla crescita dell’istruzione terziaria non accademica è una sfida che va colta per i benefici diffusi che ne possono conseguire. La fase due del progetto Skill Alliance continua con i prossimi eventi sul territorio del centro e sud Italia, mentre sulla pagina del sito di Intesa Sanpaolo dedicata al progetto sono a disposizione di tutti gli interessati informazioni e strumenti utili a conoscere meglio il mondo ITS e per progettarne i percorsi in apprendistato.