Cali tra il 60 e il 70% nel rilascio dei tesserini e delle licenze di pesca in Umbria. Per i pescatori di Libera Pesca, Fipsas, Enalpesca e Arci Pesca una drastico calo legato anche alla scarsitร di trote nei fiumi umbri a causa delle mancate immissioni. E questo perchรฉ nella Carta ittica regionale attualmente in vigore รจ stata recepita in modo restrittivo l’indicazione dell’Europa per la reintroduzione delle specie autoctone. Chiedendo solo trote mediterranee “pure” perย le immissioni. Che perรฒ sinora l’impianto ittiogenico nella Regione, a Borgo Cerreto, non รจ stata in grado di riprodurre.
E in attesa della risposta alla richiesta, inviata dalla Regione Umbria di poter ripopolare con trote iridee sterili, nei fiumi umbri le trote scarseggiano. Tanto che le gare provinciali di pesca sportiva si dovranno tenere, anche quest’anno, fuori dai confini regionali.
Una situazione che รจ stata lamentata dai rappresentanti delle associazioni ittico sportive nella Consulta regionale della pesca. Nella quale si รจ dibattuto anche della possibilitร di tornare all’apertura della stagione di pesca all’ultima domenica di febbraio. Legambiente e Universitร di Perugia chiedono di ritardare questa data, a causa del caldo anomalo di questo inverno che avrebbe ritardato la produzione. Elemento contestato dai pescatori, che ricordano come comunque nel primo mese la pesca si dovrร svolgere senza entrare in acqua, quindi senza compromettere la riproduzione delle trote.
Per la scelta sulla data, comunque, si attende la decisione definitiva della Regione Marche, a cui l’Umbria intende allinearsi. Mentre Lazio e Toscana hanno giร scelto l’ultima domenica di febbraio.
โCondividiamo le preoccupazioni espresse dalle associazioni della pesca sportiva dopo lโultima seduta della Consulta. Nella consapevolezza che le cose potevano essere risolte se nellโarco di questi anni si fossero ascoltate le proposte portate in Consiglio regionale e negli incontri pubblici dalla Lega, superando i tecnicismiโ, ha commentato il consigliere regionale della Lega Manuela Puletti, insieme ai colleghi Mancini e Castellari.
โNellโultima seduta della Consulta – spiegano Puletti, Mancini e Castellari – sono emerse criticitร per il settore, anche a seguito dei limiti posti dalla Carta ittica ereditata da questa amministrazione regionale. Bene la possibilitร che si torni allโapertura allโultima domenica di febbraio, cosรฌ come nelle regioni limitrofe. Resta il rammarico per alcune scelte che potevano essere piรน coraggiose, superando i limiti di tecnicismi e burocrazia. Purtroppo le nostre richieste sono spesso state bloccate dai vincoli ereditati. Ora, quelle stesse richieste vengono ribadite da ben quattro associazioni ittico sportive, le piรน rappresentative. Lโauspicio รจ che si prenda consapevolezza che esiste questa problematica e che si possa porre rimedio ad essaโ.
A febbraio, ha annunciato l’assessore Morroni, si discuterร della nuova Carta ittica. Intanto perรฒ c’รจ l’attuale stagione di pesca da salvare. Per difendere, evidenziano Puletti, Mancini e Castellari, una delle piรน grandi tradizioni umbre, la pesca appunto, ma anche il suo indotto economico, che si sta dirottando altrove.
A proposito dei mancati ripopolamenti, i tre consiglieri ricordano: “Giร due anni fa avevamo chiesto il ripopolamento con le trote presenti a Borgo Cerreto. Ma, da quanto si รจ appreso anche in Consulta, questo non puรฒ piรน avvenire. A questo punto, se non si ottengono i risultati richiesti, crediamo serva una riflessione sullโopportunitร per la Regione di continuare a sobbarcarsi i costi di mantenimento dellโimpianto di Borgo Cerretoโ.
Da qui la richiesta di un percorso che, insieme alle associazioni di pesca sportiva, porti alla soluzione delle problematiche emerse.