Stati generali della birra: prospettive e sfide per il settore artigianale italiano

Matteo Bartolini agli Stati generali della birra

Nella prima edizione degli Stati Generali della Birra a Pollenzo, in provincia di Cuneo, promossa da Cia Agricoltori Italiani e Unionbirrai, si è affrontata un’opportunità unica per riunire i protagonisti dell’industria birraria italiana. Questo settore ha conosciuto una rivoluzione negli ultimi vent’anni, con la nascita della birra artigianale “made in Italy”.

Matteo Bartolini, presidente di Cia Umbria e vice presidente nazionale con delega nel settore birrario, ha inaugurato i lavori il 20 gennaio, evidenziando il modello di successo dell’Umbria. Questa regione sta compiendo i primi passi verso l’eccellenza grazie alla collaborazione con mastri birrai e all’utilizzo di malto d’orzo e luppolo di produzione italiana. L’Umbria si distingue per la presenza di birrifici artigianali di alta qualità e innovazione, insieme a una filiera di luppolo locale e a una produzione regionale di malto d’orzo che ha creato una filiera corta. La Regione Umbria ha persino riconosciuto il luppolo come una delle filiere strategiche.

Bartolini ha sottolineato che questo modello di successo è stato possibile grazie all’attenzione delle istituzioni verso la birra artigianale. La regione ha introdotto leggi regionali dedicate alla promozione di questa eccellenza del Made in Italy, posizionando l’Umbria all’avanguardia nella valorizzazione della birra artigianale di qualità.

Un altro aspetto rilevante è la produzione di malto d’orzo e luppolo in Italia. Attualmente, l’Italia produce solo il 40% del malto d’orzo necessario al mercato nazionale e appena il 5% del luppolo. Questo evidenzia le ampie opportunità di crescita attraverso accordi di filiera. In Italia, ci sono oltre mille birrifici di eccellenza che hanno contribuito al valore della birra italiana, mentre in Umbria sono presenti circa dieci impianti, distribuiti nell’Alto Tevere, nella zona del Trasimeno e nella Valle Umbra.

L’attenzione alla produzione territoriale di qualità, una pietra angolare dei birrifici artigianali, ha permesso la crescita della produzione di malto d’orzo distico e il consolidamento della filiera del luppolo italiano. Tuttavia, ci sono sfide significative che il settore deve affrontare, tra cui la tassazione eccessiva che incide sulla produzione di birra e la necessità di un aggiornamento del quadro normativo, considerato obsoleto per sostenere la crescita di un settore così in evoluzione.

Infine, la sfida più grande riguarda la sostenibilità economica, sociale e ambientale delle produzioni birrarie e della filiera nel contesto dei mutamenti climatici che minacciano il futuro della birra in tutto il mondo.

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