Settore avicolo, un occhio al mercato e uno alle norme Ue

polli

Duecentonovanta allevamenti intensivi di pollame, di cui 222 da carne, con una capacità di 8 milioni di polli per ciclo. Sono i numeri del settore avicolo in Emilia Romagna, a cui Agrimpresa dedica il focus dell’ultimo numero. Un settore che si concentra prevalentemente nelle regioni del nord (Veneto, Emilia Romagna e Lombardia) con un buon livello di autoapprovvigionamento, ma anche una forte contrazione dell’export (-23,3% nel 2022, a fronte di importazioni aumentate di quasi il 56%).

Quelle avicole si confermano le carni più consumate (circa il 35% di volumi in casa). Ma per questo segmento sono richiesti consistenti investimenti per adeguarsi alle norme dell’Unione Europea. Entro due anni gli allevamenti tradizionali in batteria dovranno essere dismessi, per far posto a quelli a terra e voliere. E poi ci sono adeguamenti da fare circa lo smaltimento delle deiezioni. Investimenti che possono mettere in difficoltà soprattutto i piccoli produttori.

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