La priorità è ridurre il numero degli esuberi, che l’azienda Fiorucci di Pomezia ha fissato a 168 unità, pari al 40 per cento della forza lavoro. Ma anche mettere dei paletti all’azienda, in particolare sugli investimenti per salvare la produzione di Pomezia e imporre il divieto ad affidare a terzi la produzione degli stessi salumi.
In vista del tavolo sindacale di domani, venerdì, i lavoratori dello stabilimento Fiorucci di Pomezia hanno manifestato, con le rispettive sigle sindacali, sotto la sede della Regione Lazio. Una rappresentanza dei lavoratori è stata ricevuta dall’assessore Giuseppe Schiaboni.
Le Istituzioni, a cominciare dal Comune di Pomezia, sono schierati al fianco dei lavoratori nella vertenza per salvare lo storico stabilimento, che ha legato il suo nome a quello del territorio. Una grande storia che rischia di avere un epilogo drammatico, considerando anche che molti dei lavoratori hanno un’età elevata, che ne renderebbe difficile il ricollocamento.