Uncem sottolinea le parole del cardinale Matteo Zuppi, di Bologna, alla guida della Conferenza Episcopale italiana, sull’abbandono e sullo spopolamento delle aree interne.
“Se non c’è futuro lì, non c’è futuro altrove”, l’allarme del cardinale, che ha citato le recenti alluvioni, “frutto anche di un uso dissennato dell’ambiente o della mancata manutenzione”.
Insieme con le parole del Presidente Mattarella, ripetute a Uncem il 4 dicembre scorso e in molte altre occasioni, rappresentano un monito per tutte le Istituzioni.
Per Uncem, l’impegno della CEI e dei vescovi – anche con una serie di incontri promossi in particolare a Benevento, per tutt’Italia, da Monsignor Accrocca – è prezioso e aiuta a “camminare insieme”, in un “Sinodo dei territori” che deve risolvere criticità dovute a sperequazioni, assenza di servizi e di lavoro. Occorre lavorare sulla base di questo impegno della Chiesa e delle Istituzioni pubbliche, civili.
Per questo Uncem ha manifestato nuovamente la disponibilità alla CEI per un impegno comune su questi temi.