Gestione della fauna selvatica in Toscana: dibattito cruciale per l’agricoltura e la sicurezza stradale

La problematica legata ai danni causati dalla fauna selvatica in agricoltura è oggi una delle principali preoccupazioni degli agricoltori toscani, equiparabile all’urgenza dei cambiamenti climatici. L’eccessiva presenza di animali selvatici mette a rischio le coltivazioni, la produzione agroalimentare di alta qualità e il turismo rurale, contribuendo all’abbandono delle campagne e alla trasformazione del paesaggio toscano.

Venerdì 12 gennaio, alle ore 9.30, presso l’Auditorium Spadolini a Palazzo del Pegaso (via Cavour, 4) a Firenze, vengono presentate le proposte degli agricoltori per ristabilire l’equilibrio tra le esigenze delle imprese agricole e la fauna selvatica. Questo evento, organizzato da Coldiretti Toscana e AB Agrivenatoria Biodiversitalia, mira a stimolare una riflessione istituzionale sulla legge del 12 gennaio 1994. Questa riflessione è ancor più rilevante alla luce delle modifiche apportate alla normativa nazionale, alcune delle quali non ancora implementate, che prevedono piani straordinari per il contenimento della fauna selvatica.

All’incontro, che sarà inaugurato dalla presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani, parteciperanno numerose figure istituzionali, tra cui Antonio Mazzeo (presidente del Consiglio Regionale Toscana), Ilaria Bugetti (presidente II Commissione Consiglio regionale), Riccardo Burresi (segreteria vice presidente Stefania Saccardi), Niccolò Sacchetti (presidente AB-Agrivenatoria Biodiversitalia), Paolo Banti (Consigliere nazionale AB-Agrivenatoria Biodiversitalia), Marco Ferretti (Ufficio regionale Caccia) e Stefano Masini (responsabile Area Ambiente Coldiretti nazionale), con la moderazione di Angelo Corsetti (direttore Coldiretti Toscana).

Negli ultimi dieci anni, la fauna selvatica ha causato danni alle coltivazioni per oltre 20 milioni di euro, e l’80% di questi danni è attribuibile ai cinghiali. Si stima che in Toscana siano presenti oltre 200.000 cinghiali, creando una situazione di emergenza non solo per gli agricoltori ma anche per la sicurezza stradale. La regione si trova al primo posto per il numero di incidenti gravi, secondo l’Osservatorio Asaps, con ben 20 episodi registrati. La gestione responsabile della fauna selvatica è quindi diventata una necessità cruciale per garantire la sostenibilità dell’agricoltura e la sicurezza di tutti i cittadini toscani.

Exit mobile version