Il 2023 si è rivelato l’anno del fatturato record per la casa di moda Brunello Cucinelli, il più alto nella sua storia in valore assoluto, con con ricavi pari a 1.139,5 milioni di Euro e una crescita del +23,9% (+26,0% a cambi costanti).
Una crescita equilibrata, sia nell’andamento delle aree geografiche, sia nei canali di vendita, come mostrato dai dati preliminari di ricavi e indebitamento finanziario al 31 dicembre 2023 analizzati dal Cda, che nella seduta del 14 marzo approverà i risultati annuali completi e definitivi dell’esercizio 2023.
Le vendite nei continenti
In Italia i ricavi sono stati di 128,772 milioni di euro, con un incremento di oltre il 25% rispetto al 2022 e un peso sul totale dell’11,3%. Peso che, considerando l’intera Europa (dove i ricavi sono stati pari a 428,1 milioni di euro, con un incremento del +16,8% rispetto al 2022) sale al 37,6%.
La fedeltà del cliente locale e il suo apprezzamento per il prodotto si sono dimostrati fattori solidi e costanti nei vari periodi dell’anno.
Nelle Americhe il fatturato è stato pari a 404,4 milioni di euro, in aumento del +20,8% rispetto allo scorso anno, con un peso sulle vendite pari al 35,5%.
Il mercato statunitense ha sicuramente dimostrato una grande solidità, con una domanda molto importante in tutte le principali città in entrambe le coste del Paese, nelle rinomate località resort e nelle città “secondarie”, dove la presenza nei più importanti multibrand e Specialty Stores ha rappresentato un valore aggiunto di rilievo.
In Asia ricavi pari a 306,8 milioni di euro, in rialzo del +40,4% rispetto al 2022, con un peso sulle vendite pari al 26,9%. L’Asia si conferma un’area di grandissimo interesse, sia in relazione ai risultati raggiunti che al potenziale di crescita.
“In Cina – rileva la casa di moda – notiamo in particolare come il posizionamento del nostro brand si stia confermando, anno dopo anno, sempre più chiaro e coerente con il resto del mondo. Il mercato cinese, infatti, continua a dimostrare una significativa espansione, che va di pari passo alla crescita dell’apprezzamento da parte del cliente finale e della sua fidelizzazione”.