Marche: Filt Cgil preoccupata per i trasporti e il porto

Ancona, Italy - December 15, 2019: Boats, cranes and containers in the Port of Ancona.

La situazione attuale del settore dei trasporti nelle Marche sta destando preoccupazione tra i membri della FILT CGIL, in particolare in relazione all’azienda di trasporto pubblico regionale più grande, Conerobus, che ha recentemente annunciato una significativa riduzione del capitale sociale, passando da 12 a 5 milioni di euro. Questa sottocapitalizzazione viene vista come un rischio sia per gli azionisti che per la stessa azienda, soprattutto in considerazione dell’imminente gara prevista per il 2026. È importante notare che, nonostante le società di trasporto pubblico locale marchigiane ricevano solo il 2,13% dei trasferimenti statali, le Marche rimangono tra le regioni meno finanziate in questo settore.

La situazione si complica ulteriormente a causa della mancanza di personale per garantire i servizi e l’incertezza riguardo all’assunzione di autisti a tempo determinato per sostituire i pensionamenti e i posti vacanti. Questo mette a rischio la rete di servizi urbani ed extraurbani, costringendo i lavoratori a coprire gli orari aggiuntivi e i turni di riposo rimandati.

Per quanto riguarda la situazione dell’aeroporto, la FILT CGIL è preoccupata dalle dichiarazioni dell’amministratore Delegato di Aeroitalia riguardo alla possibilità di interrompere i voli di continuità. Anche se si è verificato un aumento delle rotte durante la stagione estiva, con punte di passeggeri vicine ai 610.000 nelle estati pre-COVID, questa crescita non affronta l’isolamento della regione durante tutto l’anno. La FILT CGIL osserva con preoccupazione il silenzio da parte dell’ATIM in questa vicenda e chiede un incontro con il governatore per ottenere rassicurazioni sul futuro dello scalo e sui voli di continuità.

Per quanto riguarda il porto di Ancona, che rappresenta il porto principale dell’Autorità di Sistema Portuale del Medio Adriatico Centrale, la FILT CGIL esprime preoccupazione per il calo del 14,5% nel traffico delle merci rispetto al 2022. Nonostante gli investimenti promettenti dell’AsdP, è necessario accelerare la messa in sicurezza delle banchine e dei dragaggi per mantenere la competitività e intercettare nuovi mercati in un contesto di mutamento geopolitico. La FILT CGIL è anche in ansia per le possibili modifiche alla legge 84/94 e per la mancanza di risorse nella legge di bilancio per sostenere il lavoro temporaneo nei porti. Le modifiche proposte alla normativa sugli appalti pubblici sollevano preoccupazioni relative ai diritti e ai salari dei lavoratori, se non saranno attentamente monitorate e gestite.

In sintesi, la situazione attuale nei settori dei trasporti e dei porti nelle Marche richiede una seria riflessione e azioni mirate per affrontare le sfide e garantire un futuro stabile e prospero per la regione.

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