Segretari comunali e di Unioni dei Comuni e montane, indennità aggiuntiva

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I segretari comunali che sono anche segretari di Unioni di Comuni (e Unioni montane) potranno avere una indennità maggiorata. Lo ha stabilito l’intesa tra Aran e parti sindacali per il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per il triennio 2019-2021 per i circa 13.640 dirigenti, dirigenti amministrativi tecnici e professionali e segretari comunali e Provinciali dell’Area dirigenziale delle Funzioni Locali.

Lo comunica Uncem, che da dieci anni chiedeva una indennità aggiuntiva per i segretari delle Unioni, finora al lavoro gratuitamente. La prestazione è aggiuntiva a quella svolta nei Comuni che fanno parte delle Unioni stesse e dunque deve essere retribuita.

“Bene questa intesa, come affermato anche dal Ministro Zangrillo – rileva il Presidente Uncem, Marco Bussone – ma adesso la norma nazionale intervenga per coprire un vuoto che riguarda i Presidenti di Unioni, Unioni montane e Comuni, ma anche Consorzi. Che a oggi non sono pagati. Firmano atti e hanno grandi responsabilità, oltre a quelle dei rispettivi Comuni, dunque aggiuntivi. E devono essere retribuiti. Come fino a ieri per i Segretari, oggi la legge lo vieta. Invece riteniamo che serva una azione istituzionale del Parlamento per correggere una stortura che riguarda Presidenti e Giunta negli Enti sovracomunali. Una azione politica sancisca finalmente che per ogni ruolo e responsabilità vi è una indennità di carica. Intervenire al più presto, già nella legge di bilancio 2024, è secondo Uncem necessario”.

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