“Tecniche genomiche, un accordo nell’UE è ancora possibile”

agricoltura

Un accordo pima della fine della legislatura, in Europa, sull’inquadramento delle nuove tecniche genomiche nell’ordinamento dell’Unione è ancora possibile. Questo il pensiero del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, pur deluso notizia il mancato raggiungimento di un’intesa in seno al Consiglio Agricoltura UE, vista l’importanza di favorire tecniche produttive all’avanguardia, per far crescere la sostenibilità ambientale del sistema agricolo.

“I problemi emersi – afferma però Giansanti – non sembrano insolubili. Ringraziamo la delegazione italiana per il positivo contributo assicurato alla discussione”. Parole che guardano dunque ad una possibile intesa. “L’invito che rivolgiamo al Parlamento europeo e alla presidenza di turno belga, che sarà in carica dal 1° gennaio – prosegue Giansanti – è di mantenere il dossier delle tecniche genomiche in cima alla lista delle priorità, per evitare il rinvio delle decisioni alla fine dell’anno prossimo dopo le elezioni al Parlamento UE e l’insediamento della nuova Commissione”.

“Sarebbe difficile da comprendere un ritardo di quasi un anno per avviare la messa a disposizione delle imprese agricole di uno strumento innovativo, già utilizzato peraltro in alcuni dei grandi Paesi produttori nostri competitor, che consente di salvaguardare le produzioni, riducendo allo stesso tempo la pressione sulle risorse naturali”, conclude il presidente di Confagricoltura.

Exit mobile version