E’ Silvio Calice il nuovo direttore regionale della Cna Abruzzo. Lo ha eletto la direzione regionale della confederazione artigiana, riunita per la manifestazione dal titolo “Le radici del nuovo. CNA davanti a tutti nell’Abruzzo che verrà”, che si è tenuta al Teatro Marrucino di Chieti.
Davanti al segretario generale Otello Gregorini, al presidente regionale Savino Saraceni e una platea ricca di ospiti istituzionali e di esponenti del mondo delle associazioni d’impresa e sindacali, oltre che dell’università, Silvio Calice – che è subentrato a Graziano Di Costanzo – ha delineato il proprio programma per il mandato che gli è stato conferito.
Cinquantadue anni, nato a Chieti ma residente a San Salvo, laureato in Economia e Commercio all’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara, con quattro Master nel proprio curriculum, coniugato con Vania Perrucci, Silvio Calice prima di approdare nella Cna regionale (dove ha rivestito gli incarichi di responsabile del settore Costruzioni e dell’impiantistica, oltre che dell’area sindacale) ha ricoperto diversi incarichi nella Cna di Chieti. Tra gli altri, quello di responsabile dell’area dei servizi per la finanza agevolata, dell’agenzia per il lavoro e la creazione d’impresa, rivestendo anche l’incarico di coordinatore del Patto territoriale Chietino-Ortonese.
“In questo momento di grandi cambiamenti economici, sociali e tecnologici – ha detto tra l’altro nel suo discorso di saluto, in cui ha delineato la sua strategia di governo del sistema associativo – dobbiamo abbracciare le sfide e pensare a un futuro in cui gli imprenditori della Cna non siano solo creatori di posti di lavoro o generatori di ricchezza, ma veri e propri custodi dei valori fondamentali. Quei valori che rendono unica la nostra Regione, le nostre comunità, l’ambiente e l’ecosistema che ci circondano”.
Calice si è soffermato in particolare sui dati della piccola e media impresa: “Le nostre imprese sono green, perché oltre il 55% dei brevetti italiani su energie alternative, sono depositati da piccole imprese; sanno lavorare in rete, perché il 96% di esse sono capofila di contratti di rete e altre forme aggregative; sono l’infrastruttura turistica, perché nel 97% dei Comuni con strutture ricettive, la totalità dell’offerta è costituita da micro e piccole imprese, che occupano più del 50% degli addetti; sono custodi del patrimonio gastronomico, perché oltre il 91% delle imprese IGP sono micro e la quota sfiora il 95% se aggiungiamo le Dop; sono il motore della cultura e della creatività italiana, dove rappresentano il 97,2% ; sono il presidio economico e sociale dei piccoli Comuni, dove rappresentano il 99,4% ; sono l’hub del lavoro giovanile, dato che il 68% dei giovani trova nelle piccole imprese la loro prima occupazione Sono in prima linea nell’integrazione, dando lavoro all’83% dei lavoratori stranieri; sono in marcia, più di altri, per la parità di genere, dato che il 22,5% delle micro imprese sono a conduzione femminile”.
Quanto all’azione di rappresentanza, Calice ha detto che Cna Abruzzo sarà l’associazione “del dialogo e non della rivendicazione”, chiedendo però, soprattutto alla Regione, di rimettere la concertazione al primo posto, in un’azione sinergica tra privato e pubblico.