Gli agricoltori preservano quotidianamente il paesaggio agrario, contribuendo al contrasto del dissesto idrogeologico. E’ quanto ribadito nell’incontro dal titolo “L’agricoltura siamo noi!”, promosso da Donne in Campo Emilia Romagna e Donne in Campo Trentino a Cesena presso l’istituto agrario Garibaldi Da Vinci.
Protagoniste del convegno le donne rurali “come custodi del territorio, costruttrici di comunità e protagoniste dello sviluppo economico, sociale e ambientale, nel rispetto degli obiettivi dell’Agenda 2030”, ha detto la presidente di Donne in Campo Emilia Romagna. Miriana Onofri, aprendo i lavori, a cui hanno partecipato tecnici, paesaggisti, docenti universitari e imprese agricole che hanno portato le loro testimonianze.
“L’agricoltura crea paesaggio, un ‘dipinto’ che cambia grazie al lavoro dei donne e uomini che vivono e lavorano sul territorio – ha ricordato Onofri – contribuendo a fermare un degrado e un depauperamento progressivo che le intemperie e il cambiamento climatico determinano costantemente. La presenza dell’uomo crea sicurezza – e bellezza – dell’ambiente, favorisce la crescita di comunità che possono vivere e lavorare, rende attrattivo e fruibile dal punto di vista turistico vaste porzioni di Appennino”.
La terra ha una ‘memoria’, hanno detto Raffaele Pignone della Regione Emilia Romagna e Mario Angelo Neve dell’Università di Bologna, “e lo si è constatato con la recente alluvione che ha visto antichi corsi d’acqua riprendersi il loro antico alveo, con le conseguenze disastrose che conosciamo. Serve quindi fare tesoro della esperienza e della memoria storica di chi vive sul territorio per progettare la sicurezza dei suoli”.
Il presidente di Cia Emilia Romagna ha sottolineato l’impegno di donne e uomini nello sforzo di mantenere un territorio lontano dal degrado che con il loro lavoro quotidiano “preservano i terreni produttivi e dove gli agricoltori rivestono una funzione sociale al pari della protezione civile – ha sottolineato – un ruolo che gli va riconosciuto e che svolgono gratuitamente: la collettività ne deve tenere conto”.
A conclusione dell’incontro è stato consegnato da Donne in Campo Emilia Romagna un contribuito economico utile per la progettualità dell’Istituto agrario cesenate, “dove gli studenti, che hanno partecipato con interesse, – ha concluso la Onofri – rappresentano un vero e proprio vivaio capace di custodire il territorio per gli anni futuri”.
Le agricoltrici del Trentino, da parte loro, hanno dato un sostegno finanziario alla comunità di Tredozio, e in particolare al gruppo locale della Protezione Civile, fortemente colpite dall’alluvione.