Quando la casa diventa una trappola: 2 milioni e mezzo di incidenti l’anno

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La casa, uno dei luoghi più pericolosi nella quotidianità, teatro di incidenti, anche gravi. Soprattutto per donne, bambini e anziani. E’ quanto ricorda l’Osservatorio Vega.

Le più recenti rilevazioni Istat relative all’ultimo trimestre del 2022 hanno contato 612 mila incidenti domestici e 549 mila persone che hanno subito ferite o sono morte. Un’emergenza evidentemente sottovalutata dal momento che, attraverso una proiezione annuale, si parla di circa 2 milioni 500 mila incidenti l’anno.

Milioni di infortunati tra i quali, stando sempre ai più recenti dati Istat disponibili, ma relative agli anni precedenti, danno una percentuale di decessi pari allo 0,3%. Percentuale che, applicata ai dati del 2022 (2.196.000 persone coinvolte) porterebbe a 6.588 vittime per il 2022.

Sempre secondo l’Istat, nel 2022 più del 64,3% degli incidenti domestici vede come vittima una donna, il 22% ha più di 80 anni. Oltre il 5% degli incidenti coinvolge i bambini e adolescenti da 0 ai 14 anni.

Gli incidenti più frequenti

In base ai dati raccolti dal sistema Siniaca (Sistema Informativo Nazionale Incidenti in Ambienti di Civile Abitazione), istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), gli incidenti domestici più frequenti sono le cadute (una persona su due e soprattutto donne anziane) che possono provocare non solo danni fisici, e conseguente disabilità, ma anche disturbi psicologici, ansia e depressione dovuti alla paura di cadere nuovamente. Mentre, i principali fattori che determinano le cadute in casa sono: lavori domestici, scale (fisse o removibili), sedie, sgabelli, pavimenti lisci, bagnati o sconnessi, fili elettrici o prolunghe, tappetini per il bagno, ostacoli vari (sporgenze e spigoli, piedini o gambe dei mobili), illuminazione insufficiente, assunzione di farmaci, in grado di provocare sonnolenza, disturbi motori e visione confusa, malattie come l’osteoporosi.

Gli ambienti più pericolosi

Gli ambienti più pericolosi sono: la cucina (20%), soggiorno e camera da letto (26%), scale (10%), bagno (7%), a causa di superfici scivolose o bagnate di sanitari, vasca, doccia, pavimento, altri locali interni (8%), garage e cantina (13%), giardino e altre aree esterne alla casa (6%).

Per l’Osservatorio Vega occorre pensare ad un piano di prevenzione più accurato e mirato con campagne efficaci che vadano dalla scuola alla famiglia anche attraverso i media tradizionali e i social. Questo contribuirebbe alla diffusione di corretti stili di vita, con particolare attenzione alle categorie a maggior rischio, ovvero donne, bambini e anziani.

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