Le incertezze internazionali creano una situazione di stallo nel settore della moda. A Firenze quasi raddoppiate le ore di Cassa integrazione. Un campanello d’allarme per Filctem Cgil, che invoca un rilancio del distretto, attraverso la convocazione di un tavolo nazionale con la controparte e alle istituzioni un sostegno.
Appelli lanciati da Scandicci, in occasione del convegno dal titolo โLa moda รจ il saper fare – Tutelare il lavoro per il rilancio del distrettoโ, La Filctem Cgil, con questa iniziativa, ha inteso promuovere una discussione tra tutti i portatori di interessi del comparto e le istituzioni, volta ad individuare le politiche industriali (dalla formazione al finanziamento degli investimenti) necessarie al rilancio del settore. Oltre a sindacalisti della Filctem Cgil fiorentina e nazionale, sono intervenuti il sindaco Sandro Fallani, lโassessore regionale Leonardo Marras, Valerio Fabiani (consigliere del presidente della Regione per le crisi aziendali), esponenti delle imprese del settore e delle associazioni di rappresentanza del settore.
La Filctem Cgil Firenze ha evidenziato lo stallo nel mercato del lusso per le incertezze sulla stabilitร internazionale, con un forte incremento della Cassa integrazione nelle aziende della filiera. Una situazione che per il sindacato รจ da affrontare in una logica di distretto, tenendo insieme gli interessi di tutti gli stakeholder, in collaborazione tra imprese, sindacato e istituzioni.
Lโobiettivo, per la Filctem Cgil Firenze, deve essere quello di superare indenni questo momento di incertezza, costruendo le basi per migliorare la qualitร del lavoro e del prodotto, e contrastando le sacche di irregolaritร . Altrimenti si corre il rischio di perdere pezzi del tessuto produttivo.
I numeri
A Firenze nel settore moda, nel mese di settembre 2022 sono state autorizzate da Inps 38mila ore di Cassa integrazione; questโanno, nello stesso mese, le ore sono state 75mila, quasi il doppio. E la Filctem Cgil rileva che il trend sperimentato nei propri uffici quotidianamente รจ che nei mesi di ottobre e novembre le richieste di Cassa integrazione sono salite ulteriormente.
Nella nota congiunturale Irpet di ottobre 2023, si legge che โla produzione industriale ha fatto registrare un -3,9% su base tendenziale a livello nazionale, con la Toscana che ha perso piรน della media italiana (-5,5%). Pronunciata nella contrazione la dinamica del manifatturiero toscano, sul quale ha fortemente inciso la performance del comparto moda (-9,2% nel secondo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2022)โ. Ad affievolirsi nel secondo trimestre, secondo Irpet, โรจ stata soprattutto la spinta delle esportazioni. Molto ampia poi lโeterogeneitร interna al sistema produttivo regionale. Talmente concentrata in pochi settori, la crescita, da lasciar presagire una scarsa capacitร di trasmissione della domanda estera al sistema produttivo in generale. Particolarmente in sofferenza il comparto moda, con contrazioni che oscillano tra il -8,8% dellโabbigliamento e il -24,9% delle calzatureโ.
Il Monitor Intesa Sanpaolo
Secondo il Monitor Distretti Intesa San Paolo, al 30 giugno 2023, โin Toscana il comparto piรน rilevante per valore di esportazioni risulta il sistema moda che ha realizzato 8,3 miliardi di euro di vendite allโestero, con un leggero calo rispetto al 2022 legato principalmente alla pelletteria e calzature di Firenze che nei primi sei mesi ha realizzato 3,3 miliardi di euro di esportazioni (-261,8 milioni; -7,4%) e al distretto dellโAbbigliamento di Empoli che si รจ attestato a 1,3 miliardi di euro (-58,6 milioni; -4,4%). Per queste specializzazioni, fortemente inserite nel comparto del lusso, รจ opportuno sottolineare come questi risultati possano essere condizionati anche dalle politiche distributiveโ.