Umidità e pitture termoriflettenti: la nanotecnologia al servizio dell’efficienza energetica

L’autunno è sinonimo di giornate piovose e tanta umidità, purtroppo anche dentro casa. E se negli ultimi anni con i bonus edili c’è stato un vero e proprio boom di cappotti e serramenti all’insegna delle migliori performance energetiche, bisogna guardare anche al rovescio della medaglia come spiega Davide Manzan, titolare della Manutenzioni Manzan: «Se anni fa era normale che le case avessero qualche spiffero, oggi le nostre abitazioni sono sempre più chiuse “ermeticamente” – sottolinea il titolare dell’azienda di Spresiano (Tv) specializzata in pitture, verniciature, cartongesso, isolamenti termo-acustici e altre soluzioni per l’edilizia -. L’assenza di ricircolo d’aria causa condensa nell’ambiente e la sua presenza sulle pareti favorisce la formazione di muffe, le cui spore in ambienti umidi si moltiplicano e si diffondono con facilità, intaccando le finiture e compromettendo la qualità dell’aria che si respira».

La soluzione al problema è nelle pitture termiche isolanti, vernici a base d’acqua costituite da particelle termoisolanti che riducono la conduzione del calore, riflettono le radiazioni termiche e creano, allo stesso tempo, una barriera contro l’umidità: «Le caratteristiche termo-riflettenti permettono di uniformare le temperature di superficie, riducendo la possibilità di concentrazioni di aree fredde e, soprattutto, mantenendo asciutte le pareti – conferma Manzan -. Prevenendo i ponti termici, la vernice minimizza la condensa dell’umidità e la comparsa di muffe: le pitture termoriflettenti hanno un alto potere isolante in grado di coibentare gli ambienti e oltre a evitare la formazione di condensa sono traspiranti, adatte quindi ad ambienti più umidi, dove si crea più vapore acqueo, e in quelli con scarsa ventilazione».

Senza ricambio di aria, infatti, sono più a rischio bagni e cucine, ma anche le stanze esposte a nord, più fredde e mai scaldate dalla luce del sole: «Grazie alle micro e nano particelle la dispersione di calore viene contenuta e la stanza resta di fatto più calda – conclude Manzan -.  Le pitture ad effetto termico sono indicate anche per risolvere il problema del ponte termico nei casi in cui ci sia poca differenza di temperatura sulla parete, e in locali soggetti a forte condensa di vapore come caseifici, birrerie, cantine, pastifici e in tutti gli ambienti in cui è necessario garantire l’igiene: bagni, cucine, spogliatoi sportivi, ospedali».

SCOPRI DI PIÙ

Visita il Sito https://www.manutenzionimanzan.it

Articoli correlati

Dalla lavorazione tradizionale alla vocazione industriale, l’azienda offre progetti su misura che uniscono design e...
Avere un ingresso senza chiavi significa consentire agli ospiti l’accesso alla struttura ricettiva in modo...
La molla giusta per ogni esigenza, un servizio completo che parte dall'analisi delle specifiche esigenze...

Altre notizie

Altre notizie