Consumatori sempre più propensi all’utilizzo di altre tipologie di olio, riducendo gli acquisti verso quello di oliva. E’ quanto emerge da uno studio dell’Università spagnola di Jaén condotto tra gennaio e settembre di quest’anno. La ricerca ha preso in considerazione tutti i tipi di oli e grassi acquistati nei supermercati e negli ipermercati spagnoli. L’indagine ha mostrato che nei primi 9 mesi dell’anno si è verificato un calo medio del 10,2% della domanda di oli d’oliva raffinati. Una contrazione ancora più sensibile nei contenitori di volume più grandi, diminuiti del 24,68%.
L’olio di sansa ha visto invece aumentare la sua domanda di oltre l’86% per il periodo esaminato, mentre per quello di girasole le vendite sono cresciute del 21,20% e il prezzo del 31,12%.
Nel settore degli oli vergini la domanda è comunque aumentata, mentre gli extravergini hanno avuto un calo del 10,6%. L’aumento medio cumulativo dei prezzi è stato del 31,12%.
Sebbene la fedeltà verso l’olio di oliva sia ben salda da parte dei consumatori, inizia a cedere il passo nella domanda a favore di altri oli, come quello di sansa.