Quaranta milioni di auto per 60 milioni di italiani

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Quaranta milioni di autovetture per 60 milioni di italiani. Un dato, in Europa, secondo solo a quello del Lussemburgo.

Ad evidenziarlo è uno studio dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) presentato a Earth Technology Expo, la manifestazione dedicata alle idee, ai progetti, agli investimenti e alle infrastrutture green per l’adattamento climatico e la tutela dei cittadini e delle aree urbane dai grandi rischi naturali.

Il Forum Nazionale degli Utenti Copernicus e l’Ispra hanno tenuto un panel sul traporto privato e pubblico, sulla mobilità dolce, e sull’utilizzo di tecnologie satellitari per ottimizzare l’implementazione di sistemi di mobilità sostenibile.

Come emerge dall’intervento di Marco Faticanti, tecnologo dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), le immagini satellitari rappresentano uno strumento dalle alte potenzialità in quanto in Italia nel 2022, è stato superato un parco auto di 40milioni di vetture che, rispetto ai circa 60 milioni di abitanti. Un dato troppo numeroso per l’Ispra.

“Grazie alle immagini satellitari – ha spiegato Faticanti – potremmo capire come le automobili vengono collocate e parcheggiate sul territorio, quanto suolo pubblico occupano e come questo potrebbe essere invece utilizzato per piste ciclabili, socialità, pedonalità”.

Ultimo miglio a piedi

Per migliorare i dati sulla mobilità sostenibile “è necessario uno sforzo culturale” sostiene Faticanti, che invita a parcheggiare il proprio veicolo a uno o due chilometri di distanza dalla suola o dal proprio posto di lavoro per il cosiddetto ‘ultimo miglio a piedi’, un’abitudine suggerita anche dall’OMS che consiglia di fare almeno 10mila passi al giorno.

I dati sugli incidenti

Ad accreditare l’importanza di incentivare il trasporto pubblico e la mobilità dolce arrivano anche i dati riportati da Antida Aversa della Direzione per l’Educazione Stradale, la Mobilità e il Turismo di Automobile Club d’Italia (ACI), che rileva nel 2022 un totale annuo di 165.889 incidenti di cui 3159 mortali e un bilancio giornaliero di 9 morti su 454 incidenti stradali. Le pericolosità del trasporto privato si aggiunte al pesante dato sull’incidenza della spesa per l’incidentalità stradale rispetto alla spesa pubblica italiana: 17.9 miliardi di euro spesi nel 2022, corrispondenti allo 0.9% del nostro PIL.

 

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