Alluvioni, novembre nero in Toscana: già 54 eventi estremi

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Già 54 eventi meteo estremi dall’inizio del mese, tra bombe d’acqua, tempeste di vento e grandinate secondo i dati di Eswd. Siamo solo a metà, ma novembre è già un mese record negativo per il clima avverso in Toscana. Dove Coldiretti lancia l’allarme: a causa della cementificazione e dell’abbandono, perso più di un terzo (-38%) dei terreni agricoli negli ultimi 40 anni con la superficie agricola utilizzabile, che si è ridotta ad appena 640 ettari con un crollo del 15% solo nell’ultimo decennio. Con gravi effetti sulla tenuta idrogeologica del territorio.

L’ultima alluvione, che ha provocato la morte di sette persone, ha causato nella regione 50 milioni di euro di danni nelle campagne e alle aziende agricole. Un conto, quello stimato da Coldiretti Toscana, ancora provvisorio, che non tiene conto dei danni futuri per le coltivazioni che non riusciranno a riprendersi che mette a nudo la grande fragilità del territorio dove il 100% dei comuni si trova in area a rischio idrogeologico per alluvioni e frane.

Un rischio che si è aggravato in conseguenza della ricorrenza degli eventi estremi. I dati di Eswd. Dati che però, sottolinea Coldiretti, non hanno fermato l’avanzare del cemento, che ha sottratto, negli ultimi sette anni, altri 113 ettari di aree rurali, come 80 campi da calcio, per trasformarle in aree urbane e suburbane.

Ma a preoccupare è anche la progressiva perdita delle superfici nelle aree montane soprattutto litoranee che fa venire meno il presidio e le opere di manutenzione idraulico-agrarie aumentando ulteriormente la fragilità di questi territori sia dal punto di vista del dissesto idrogeologico ma anche degli incendi con ripercussioni per l’intera comunità.

Per questo – continua Coldiretti Toscana – l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne. La perdita delle campagne pesa anche sull’approvvigionamento alimentare del Paese in un momento in cui peraltro l’incertezza e la guerra sta provocando difficoltà negli scambi commerciali favorendo le speculazioni.

“Occorre – spiega Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana – accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare il nostro Paese di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.

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