Se “Umbria 2032” è il faro per lo sviluppo economico e sociale della regione, per in tutta Italia i tempi “sono maturi” per lanciare il Piano Industria 5.0. Dal palco del Lyrick di Assisi che ha ospitato l’Assemblea di Confindustria Umbria, il confermato presidente regionale Vincenzo Briziarelli (come il vice Giammarco Urbani) e il numero uno degli industriali italiani Carlo Bonomi spingono le Istituzioni e gli stessi imprenditori a proseguire sulla strada dell’innovazione (soprattutto nel digitale, visti gli impieghi sempre più importanti, in tutti i campi, dell’intelligenza artificiale) e della sostenibilità.
Di fronte alla governatrice Donatella Tesei, che si è detta pronta a proseguire sulla strada tracciata per “costruire insieme il futuro dell’Umbria”, Briziarelli ha posto un’altra sfida: rendere l’Umbria, entro dieci anni, attrattiva per chi vuole investire in sostenibilità.
Dopo la tavola rotonda sul tema “L’uomo al centro”, concetto sul quale ha molto puntato anche Briziarelli, con gli interventi di Andrea Guerra, Ceo di Prada Group e Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, e in collegamento del ministro Adolfo Urso, consegnati i riconoscimenti del “Premio fedeltà associativa” alle aziende iscritte da 50 e 75 anni all’associazione.
Queste le aziende premiate: Asciutti, Betti, Cartotecnica Tifernate, Di Biagi Costantino, Ellesse International, Eskigel – Froneri Italia, Grafiche Trotta Perugia, Knoll International, Lucaccioni F.lli, Meccanotecnica Umbra, Renzacci Industria Lavatrici, Teletecnica, Urbani Tartufi, Calzoni, Godioli & Bellanti.