È un tappezziere questa volta a raccontare il ritorno al lavoro dopo l’infortunio. Raffaele Guastaferro vive a Fiumicino, ha 64 anni e una grande passione per la sua attività. Nel maggio del 2021, mentre monta delle tende su una struttura in legno, Raffaele cade da un’altezza di circa 1,5 metri, urtando violentemente la testa. L’incidente gli causa un trauma cranico fratturativo, con perdita parziale dell’udito e alterazione dell’equilibrio. Inizia per Raffaele un percorso di riabilitazione e l’equipe multidisciplinare della sede Inail di Roma Laurentino è accanto a lui.
“Oggi Raffaele ha ripreso in mano la sua vita”. “Non è solo il mio lavoro, è una passione nata da bambino, quando mi infilavo nel laboratorio di un tappezziere che conoscevo e cercavo di apprendere il più possibile”. “Il sogno di Raffaele – racconta Furio Panizzi, assistente sociale Inail – è sempre stato quello di tornare a lavorare nel suo laboratorio al più presto. È stato così realizzato un progetto di reinserimento lavorativo. Le vertigini, causate dai traumi subiti, hanno compromesso la sua capacità di deambulare. Oggi nel suo laboratorio, grazie all’intervento dei tecnici di Inail Lazio, c’è un banco di lavoro robotizzato, una sedia per svolgere l’attività, avendo problemi di equilibrio, e una nuova cucitrice. Raffaele è riuscito a riconquistare così la sua autonomia, può lavorare in sicurezza e ha ripreso in mano la sua vita”.
Ogni progetto personalizzato è finanziato fino a 150mila euro. Per garantire la continuità lavorativa o l’inserimento in una nuova occupazione dei propri assistiti con disabilità causate da infortuni o da malattie professionali, l’Istituto realizza progetti personalizzati di reinserimento lavorativo, finalizzati al mantenimento della stessa mansione oppure a una nuova attività. Questi possono essere elaborati dall’equipe multidisciplinare della sede territoriale o proposti dal datore di lavoro, con un finanziamento che, per ciascun progetto, può arrivare fino a un massimo di 150mila euro.
Fonte: www.inail.it
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