Clima estremo, la produzione di olio nel mondo cala del 18%

olive

Il clima estremo estremo nell’area del Mediterraneo colpisce sempre più la produzione di olio, con poche eccezioni. I 7 principali Paesi di produttori di olio al mondo quest’anno avranno una resa del 7% inferiore al 2022, facendo però segnare un -23% rispetto alla media degli ultimi quattro anni. E’ quanto stima Olive Oil Times, che vede una produzione complessiva di Spagna, Italia, Tunisia, Grecia, Turchia, Marocco e Portogallo di poco meno di 2 milioni di tonnellate. Con la produzione mondiale di olio che dovrebbe raggiungere i 2,4 milioni di tonnellate (-18% rispetto allo scorso anno).

E la conseguente riduzione delle scorte fa lievitare in tutto il mondo in prezzi. Specialmente in Italia, Paesi dove si consuma in media oltre mezzo milione di tonnellate di olio l’anno.

Olivonews ha sintetizzato la situazione in ciascuno dei 7 Paesi analizzati.

Spagna

Dopo il crollo produttivo dello scorso anno, si prevede un leggero miglioramento, passando dalle 664.033 tonnellate del 2022/23 alle 765.362 tonnellate del 2023/24 (+15%). Ma si è ancora lontani dalle medie degli ultimi 4 anni.

Italia

L’Italia si riprende il secondo posto nella classifica dei produttori mondiali, con un’attesa di 290 mila tonnellate di olio di oliva (+23% rispetto al 2022). E questo grazie all’andamento delle coltivazioni in Puglia, Calabria e Sicilia, dove si concentra oltre il 70% della produzione nazionale. Male, invece, le regioni del nord, il cui andamento mantiene la produzione al di sotto della media degli ultimi quattro anni.

Tunisia

Il Paese nordafricano sale al terzo posto della produzione mondiale, con una stima di 220 mila tonnellate di olio, 40 mila in più rispetto alla passata campagna. E questo, grazie a piogge nei momenti cruciali e a due varietà autoctone che si sono mostrate particolarmente resistenti alle alte temperature.

Grecia

Dopo la resa eccezionale dell’ultima campagna (330 mila tonnellate), la stima per quest’anno è di 200 mila tonnellate. Una perdita di circa il 40% dovuta agli eventi meteo estremi ed agli incendi. In particolare a Creta, che vale un terzo della produzione ellenica.

Turchia

Crolla la Turchia, arrivata in passato ad essere il secondo produttore al mondo. Dalle 421 mila tonnellate dello scorso anno la stima per la campagna in corso è di attestarsi al di sotto delle 180 mila tonnellate, quasi il 60% in meno.

Marocco

Balzo in avanti del Marocco, che con 171 mila tonnellate stimate vede un aumento del 10% rispetto allo scorso anno. Trend in crescita confermato anche rispetto agli ultimi quattro anni.

Portogallo

Bene anche il Portogallo, che grazie al clima favorevole e all’entrata in produzione di vigneti in nuove aree dovrebbe raggiungere quest’anno le 145 mila tonnellate.

 

Exit mobile version