Autocarri fermi il 1° novembre e autotrasportatori fuori casa: “Il calendario va cambiato”

tir fermi

Autotrasportatori fermi, fuori casa, a metà settimana, per rispettare lo stop alla circolazione il 1° novembre. Un provvedimento inutile e da rivedere, lamenta la presidente di Ruote Libere, Cinzia Franchini, che chiede di rivedere il calendario degli stop.

“La situazione assolutamente tranquilla del traffico autostradale – dice Franchini – dimostra ancora una volta la necessità di rivedere il calendario divieti. Il calendario infatti obbliga, anche in occasione di Ognissanti, molti autotrasportatori a trascorrere la giornata festiva fuori casa per rispettare lo stop alla circolazione degli autocarri. Eppure tutti nei fatti hanno potuto constatare come le autostrade, nonostante il ponte, siano praticamente vuote. Il risultato è quello di aver creato da un lato lo stress da rientro nella giornata di ieri per poter chiudere, quando materialmente possibile, i trasporti prima dello scattare del divieto e dall’altro aver costretto a passare inutilmente la giornata lontano da casa chi era troppo distante per fare ritorno. Il tutto per favorire vacanzieri o turisti che peraltro in occasione di questo Ponte non si sono materializzati in numeri tali da creare disagi sulla rete stradale”.

Nessun vantaggio per la sicurezza stradale, dunque, ma tanti inutili disagi per gli autotrasportatori: “Una legge che dovrebbe tutelare la sicurezza di chi si sposta per svago si trasforma in una norma che penalizza la sicurezza degli autotrasportatori costretti a lavorare sotto stress e in condizioni di disagio – prose Franchini -. Infatti lo stesso Governo che da un lato chiede questo sacrificio alla categoria degli autotrasportatori, vietandone la circolazione, offre una rete infrastrutturale del tutto inadeguata, sia in termini di manutenzione sia in termini di assenza di aree di sosta. Se chi ha la responsabilità di garantire che tutti gli utenti della strada possano viaggiare in sicurezza non è in grado di adempiere ai propri compiti – conclude la responsabile di Ruote Libere – allora non può chiedere ad un solo comparto di farsene carico. Per questo chiediamo, ancora una volta, che vengano rivisti i divieti di circolazione straordinari per gli autocarri”.

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