La metà delle risorse e degli investimenti destinati alle Amministrazioni pubbliche marchigiane finisce fuori dal territorio delle Marche. E’ quanto svela l’analisi dei dati Consip dei primi sei mesi del 2023, che studia le transazioni tra enti governativi e imprese private sul MePA.
Il servizio Appalti della CNA di Ancona ha esaminato tali cifre, presentando uno scenario non proprio positivo.
Le Regioni
Nel contesto delle Regioni che maggiormente ricorrono al MePA, piattaforma di eProcurement statale, la Regione Marche ha destinato oltre 123 milioni di euro da gennaio a giugno per l’acquisto di beni e servizi per le sue infrastrutture e iniziative. Cifra che conferma la regione come principale attore economico. Tuttavia, di questi fondi, solo il 53% viene effettivamente investito nelle Marche. Circa 58 milioni di euro vengono diretti verso aziende situate fuori dalla regione. Sebbene queste cifre siano in linea con la media nazionale, altre regioni come la Sicilia, la Campania, il Veneto e la Calabria riescono a reinvestire tra il 65% e il 67% dei loro fondi nel proprio mercato locale.
Nelle province
Analizzando i dati per provincia, la discrepanza è ancor più marcata. Ancona e Pesaro Urbino riescono a mantenere localmente solo il 45% dei fondi, indirizzando quasi 40 milioni di euro ad aziende esterne. Al contrario, le province meridionali delle Marche hanno reinvestito localmente circa 56 milioni nel primo semestre: Macerata con il 67%, Fermo con il 61% e Ascoli Piceno con il 68%.
Dalla ricerca emerge che molte aziende marchigiane, in particolare quelle di Ancona e Pesaro, non stanno sfruttando a pieno le opportunità offerte dal mercato pubblico. Su MEPA, solo 5.481 aziende marchigiane sono registrate, con una distribuzione diseguale tra le province.
In sei mesi beni e servizi per 105 milioni
Nel complesso, le aziende marchigiane hanno venduto beni e servizi per circa 105 milioni di euro nel primo semestre. Di questi, il 63% è stato diretto verso l’Amministrazione Pubblica locale, mentre il resto verso amministrazioni al di fuori della regione. A questo proposito, alcune province come Macerata e Ancona si sono distinte in termini di vendite.
Il commento di Cna
Benedetta Bellagamba, rappresentante del reparto Appalti di CNA Ancona, sottolinea l’importanza di questi dati. Rivela che il MePA rimane una piattaforma essenziale per le Amministrazioni Pubbliche marchigiane e sottolinea l’importanza di aumentare la consapevolezza delle aziende locali sulle opportunità offerte da questo mercato.
Con la sua affiliazione a MEPA, CNA Ancona offre una serie di servizi, tra cui consulenza sull’utilizzo delle piattaforme di e-procurement, aggiornamenti sul catalogo MEPA e assistenza nelle trattative. Per ulteriori informazioni, si può contattare servizioappalti@an.cna.it.