L’aumento del prezzo pagato dall’industria per il pomodoro compensa la perdita dei volumi che si sono registrati in Veneto, a causa di grandinate e pioggia, solo in parte recuperate con il caldo di agosto. Il maggior prezzo riconosciuto agli agricoltori grazie allโaccordo con lโindustria siglato nel maggio scorso, pari a 150 euro a tonnellata, bilancia dunque i mancati guadagni, anche se bisognerร attendere la fine campagna a metร settembre per tracciare un conteggio definitivo.
โLa campagna questโanno รจ stata difficile, perchรฉ รจ piovuto molto e ha fatto freddo โ sottolinea Camillo Brena, presidente della sezione di prodotto pomodoro da industria e orticole di Confagricoltura Veneto, titolare di unโazienda a Taglio di Po nel Rodigino -. In Polesine ci sono stati tanti problemi dovuti allโeccesso di acqua, causando asfissia nelle piante e bacche molto piccole, mentre nelle province di Verona e Venezia la situazione รจ stata migliore. Possiamo, in generale, parlare di perdite medie di produzione fino al 30%, anche se cโรจ chi puรฒ vantare una raccolta ottimale. Fortunatamente lโaccordo di maggio sul prezzo del pomodoro da industria ci permette di compensare le eventuali mancanze di prodotto, dato che รจ del 20% superiore rispetto a quello degli anni precedenti. Ora siamo al 60% della raccolta e ci auguriamo un settembre caldo e soleggiato, per consentirci di arrivare alla meta con buoni risultatiโ.
Da parte dellโindustria la richiesta รจ alta, anche in conseguenza della mancanza di prodotto sul mercato dovuta allโalluvione in Romagna. In Veneto, secondo i dati di Veneto Agricoltura 2022, la superficie coltivata a pomodoro da industria รจ salita a circa 1.760 ettari (+ 2%), con Verona che conferma la leadership con circa 1.100 ettari (+14%), seguita da Rovigo (370 ettari, – 26%) e Venezia (200 ettari, + 25%). Lโanno scorso la produzione fu di 114.000 tonnellate. In Italia questโanno sono stati messi a coltura 68.600 ettari, il 5% in piรน rispetto alla scorsa stagione.