“Un tavolo per Castelli e la ceramica”

federico scardecchia

Un tavolo per Castelli e la ceramica. E’ quanto chiede la Cna di Teramo, con il presidente Bernardo Sofia e il direttore Federico Scardecchia che raccolgono l’allarme lanciato dai maestri foggiatori del borgo, che denunciano la progressiva estinzione delle loro figure professionali, che pure sono determinanti all’interno della filiera produttiva della ceramica. Per la Cna Castelli e i mestieri della ceramica, eccellenza del territorio, possono essere ambasciatori del Made in Italy nel mondo.

Sofia e Scardecchia tornano a sottolineare i problemi di tutto il settore: “Al di là degli annunci e delle pur lodevoli petizioni e iniziative annunciate in questi anni, ma rimaste sostanzialmente nel cassetto, occorre tornare a ragionare sul destino del borgo e del comparto della ceramica, dando risposte all’insieme dei problemi che lo affliggono: formazione di nuove figure professionali, utilizzando il legame con il locale Istituto d’Arte Grue; previsione di incentivi per la trasmissione d’impresa; abbattimento dei costi di produzione legati in particolare al prezzo esorbitante dell’energia; sgravi fiscali; sviluppo di politiche di promozione del prodotto sui mercati interni e internazionali; utilizzo di nuove tecnologie; misure specifiche di credito agevolato”.

Per questo Cna Teramo chiede a Regione, Provincia e Camera di Commercio del Gran Sasso di farsi promotrici a breve di un incontro aperto alle associazioni d’impresa in cui fare il punto sull’intero dossier Castelli: un borgo che attende insieme ai suoi operatori risposte concrete e non promesse.

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