Ormai quasi un italiano su quattro utilizza la comodità del food delivery: piatti pronti consegnati a domicilio. Un nuovo mercato che secondo le stime di dell’European House-Ambrosetti vale 1,8 miliardi di euro.
In occasione del 7° forum “La Roadmap del futuro per il Food&Beverage”, che si è svolto a Bormio (in Valtellina), è stato sottolineato il ruolo fondamentale delle piattaforme di food delivery, che nell’ultimo anno hanno rappresentato il 97% del valore totale dei piatti venduti. Piattaforme specifiche, dato che solo il 3% delle chiamate arriva dai canali online del singolo ristorante.
Lo sviluppo delle piattaforme digitali ha permesso al settore dell’e-commerce alimentare di crescere esponenzialmente tra il 2010 e oggi: mediamente del 39% all’anno. Lo studio The European House -Ambrosetti evidenzia inoltre, come il fatturato complessivo a fine 2022 si è attestato a 4,7 miliardi di euro grazie soprattutto al food delivery che rappresenta il 44% del valore, seguito da spesa alimentare (37%) ed enogastronomia (19%).
“Nel 2015 – ha spiegato Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti – le vendite attraverso le piattaforme di food delivery valevano 70 milioni di euro, nel 2018 oltre 360 milioni e nel 2020 più di 700. La pandemia ha contribuito alla crescita esponenziale di questo fenomeno (+20% di valore tra 2020 e 2021) che si avvicina oggi in Italia ai 2 miliardi di euro complessivi e che ha, inoltre, ulteriori e ampie possibilità di sviluppo futuro”.