In tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere dell’Umbria si applica il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro della sanità, sanità relativamente ai percorsi di carriera dei professionisti del comparto in tutti i ruoli e profili.
“Questo risultato -commenta il segretario regionale Fials, Mario Bruni – è stato ottenuto malgrado i ritardi, nell’approvazione da parte della Regione, del nuovo Piano Sanitario e conseguentemente, come in un domino, anche dei relativi piani attuativi locali in capo alle Direzioni aziendali, che in forza di ciò, avrebbero dovuto ridisegnare i nuovi assetti organizzativi delle proprie Aziende da rinviare all’approvazione della Regione stessa. In particolar modo, va segnalata l’intesa per le linee di indirizzo regionale necessarie allo sviluppo della Sanità territoriale con le case della salute e gli ospedali di comunità che sono stati indicati come punti nodali in forza di una sanità meno ospedalizzata e più vicina ai bisogni di salute dei cittadini”.
Per la Fials l’applicazione del nuovo CCNL, riferito agli incarichi, fa finalmente chiarezza, “eliminando inesorabilmente il pregresso assetto organizzativo costituito dalle Posizioni Organizzative e dai Coordinamenti, ormai privi di efficacia e limitati nelle competenze, sostituendoli con gli incarichi di funzione gestionali e professionali più aderenti alla nuova realtà organizzativa ed alle nuove competenze sviluppatesi dopo il Covid”.
Il sindacato evidenzia poi come si ponga l’accento sui percorsi formativi, eliminando tutte le situazioni border line rappresentate dai facente funzione che, privi di ogni validità giuridica, sono stati scelti senza alcun criterio selettivo ed individuati in modo soggettivo, in assenza di ogni riferimento e che oggi rappresentano impropriamente un autonomo ed ufficioso potere reale all’interno dell’Azienda.
“Una nuova riorganizzazione funzionale quindi – ricorda Bruni – è quella in particolare proposta dalla ASL2, più in linea con la nuova organizzazione reale creatasi dopo la pandemia, la quale ricordiamolo per correttezza è stata oltretutto gestita in gran parte con l’istituto dell’ interim: cioè lavoro aggiuntivo a Coordinatori e Posizioni Organizzative in assenza di qualsivoglia retribuzione”.
“Inoltre – aggiunge il segretario regionale Fials – questa nuova organizzazione garantisce la massima trasparenza rispetto al passato nell’attribuzione dei nuovi incarichi, dove gli stessi erano definiti ‘fiduciari’ e quindi oggetto di assoluta discrezionalità in quanto assegnati direttamente dal Direttore Generale. Oggi, invece, i nuovi incarichi sono definiti dal nuovo CCNL attraverso una oggettiva valutazione dei titoli e delle competenze. Un vero concorso interno quindi in cui finalmente sono stabiliti inderogabilmente i requisiti di ingresso nonché le relative norme transitorie dei titoli di studio valide fino al 31 dicembre 2023”.
A questo proposito la Fials auspica, per non creare ulteriori penalizzazioni ad una gran parte del personale del comparto ed in particolare ai ruoli tecnico-amministrativi, di espletare tutti i concorsi necessari all’applicazione del nuovo modello organizzativo proposto, nel minor tempo possibile e comunque entro la data sopra richiamata.
L’Azienda ospedaliera di Terni e la ASL2 hanno già deliberato i relativi regolamenti e sono già programmati gli incontri con la ASL1 e l’Azienda ospedaliera di Perugia per la conclusione delle trattative in essere, attraverso le necessarie osservazioni, da parte sindacale e delle RSU, per poter quindi concludere i, provvedimento in itinere e dare così luogo ad un nuovo corso per la sanità umbra.