Farmaci e cosmesi, attenzione ai prodotti contraffatti. Perché, oltre al danno economico, in questo caso si rischia anche la salute. L’Aifa stima che la percentuale di farmaci contraffatti vari fra l’1 e il 10% circa del settore farmaceutico mondiale. (fonte: AIFA).
L’Eurispes, nell’àmbito delle attività di studio e ricerca promosse dall’Osservatorio Salute, Legalità e Previdenza fondato con Enpam, ha voluto approfondire in particolare il fenomeno dei prodotti farmacologici acquistati attraverso il Web. Tra il 2018 e il 2020, nelle principali economie le vendite al dettaglio online sono aumentate del 41%.
Secondo Osservatorio eCommerce B2, solo nel nostro Paese, nel 2021, gli acquisti online hanno raggiunto un valore di 39,4 miliardi di euro (+21% rispetto al 2020). E nel 2022 il 62% degli italiani che accedono normalmente alla Rete (ormai più dell’80%) ha acquistato beni e servizi online.
Un fenomeno aumentato con la pandemia. Ma che, di pari passi, fa aumentare anche il traffico illegale che transita attraverso la Rete. Soprattutto provenienti dalla Cina e da altri Paesi asiatici (Hong Kong, Singapore, Malesia, Taipei, Tailandia, Vietnam, India). Ma quote consistenti provengono anche dall’America Latina e dall’ex Unione Sovietica.
In Europa
Secondo le agenzie OCSE ed EUIPO, in base ai dati relativi ai sequestri forniti dalle Autorità di polizia nell’Unione europea, la maggior parte dei sequestri relativi a merce contraffatta, tra il 2017 e 2019 all’interno dell’Unione, riguarda i prodotti venduti in Rete. Anche nel caso dei farmaci contraffatti, il 72% dei sequestri totali è riconducibile a prodotti commercializzati in Rete. Per quanto riguarda gli strumenti e i dispositivi medici, la percentuale è del 71%. Ed infine nel caso dei prodotti di cosmesi, la percentuale sale al 75%.
I prodotti
I prodotti di cosmesi sono tradizionalmente tra quelli maggiormente contraffatti. In Europa, si stimano ogni anno perdite per 9,6 miliardi di euro, di cui 935 milioni solo in Italia. Eurispes
Nel 2018 l’AIFA aveva dichiarato come gli integratori, insieme ai potenziatori sessuali, fossero i prodotti più “imitati” rappresentando circa il 60/70% del totale dei prodotti per la salute contraffatti presenti in Italia. Discorso simile può essere fatto per i prodotti cosmetici contraffatti. Questi prodotti possono contenere sostanze farmacologicamente attive, funghi, batteri, metalli pesanti. A far preoccupare è inoltre la tendenza all’“autotrattamento” che, soprattutto con gli acquisti online, portaa fare a meno del parere medico.
Farmaci contraffatti e attività di contrasto
Di particolare rilevanza è stata l’operazione “Shield”, coordinata dall’Europol in collaborazione con 19 Stati membri dell’Unione europea. L’operazione, iniziata nei primi mesi del 2020, si è tradotta con l’arresto di 660 persone e con l’oscuramento di 453 siti Web, nonché al sequestro di medicinali e dispositivi medici per un valore di 25 milioni di euro. Solo in Italia, nell’ambito della stessa operazione i NAS dei Carabinieri hanno sequestrato 62mila confezioni di farmaci e 1,5 milioni di unità tra compresse, fiale e polveri da lavorare. Il commercio illegale in Rete non ha risparmiato nemmeno l’ormai trascorsa campagna vaccinale. Al riguardo, nell’aprile del 2021, la Guardia di Finanza aveva individuato e bloccato un giro di vendite di vaccini che coinvolgeva 4.000 iscritti. A maggio dello scorso anno è stata portata a termine anche la quattordicesima edizione dell’operazione “Pangea”, che ogni anno vede le Forze di polizia di diversi paesi coordinarsi a livello internazionale per contrastare il fenomeno della contraffazione. L’operazione, conclusa il 25 maggio, ha interessato 55 paesi; le attività di controllo sono state effettuate presso i maggiori hub aeroportuali dei corrieri e delle poste, in ragione dell’elevato numero di spedizioni che interessano i prodotti contraffatti, la maggior parte dei quali provenienti dalla Cina.
(immagine da leurispes.it)