Salvatore Zambrino di A.D.R. Intesa: «Lode agli avvocati che promuovono la mediazione civile come alternativa al processo giudiziario»

«Sempre più avvocati consigliano la mediazione ai loro clienti anche quando non si tratta di materie in cui la mediazione è obbligatoria, anziché intraprendere cause in tribunale. È lodevole l’approccio di tali professionisti che cercano di sensibilizzare i loro clienti sull’importanza di questo istituto giuridico: nonostante la mediazione sia ancora una strada meno percorsa e poco conosciuta, va dato merito alla categoria che sempre più frequentemente sceglie questa via», il plauso arriva da Salvatore Zambrino, titolare di A.D.R. Intesa, organismo di mediazione civile e commerciale, e presidente della UIOM, Unione Italiana Organismi di Mediazione, associazione rappresentativa della maggior parte degli Organismi di Mediazione privati.

«Attualmente si sta assistendo a un notevole cambiamento di rotta – spiega Zambrino -. È innegabile che l’approccio di molti avvocati nei confronti del contenzioso in tribunale stia subendo una trasformazione significativa. Sempre più legali sono inclini a cercare una soluzione stragiudiziale per risolvere le controversie anziché affidarsi esclusivamente alla via giudiziaria. Questi avvocati riconoscono che la mediazione offre un approccio più agile, rapido e spesso produce risultati più soddisfacenti rispetto a un procedimento giudiziario. Tuttavia, sono consapevoli che ciò comporta una riduzione dei compensi ricevuti, ma l’aspetto positivo è che i pagamenti possono essere ottenuti in tempi più brevi, il che rappresenta un vantaggio significativo. Inoltre, il tempo necessario per completare la mediazione è sicuramente inferiore rispetto a un procedimento in tribunale».

Infatti, gli avvocati stanno svolgendo un ruolo significativo nel promuovere anche le indicazioni della legge Cartabia, che mira a semplificare i procedimenti civili e allentare la congestione delle aule dei tribunali. Nonostante siano trascorsi già 12 anni dalla sua introduzione, la mediazione è ancora poco diffusa, ma grazie all’impegno degli addetti ai lavori sta gradualmente guadagnando terreno.

«La mediazione, obbligatoria per diverse tipologie di casi come successioni ereditarie, patti di famiglia, liti condominiali e richieste di risarcimento danni, offre in realtà numerosi vantaggi. In primo luogo, valorizza le persone coinvolte e le parti in causa, consentendo loro di prendere la decisione finale senza dover affidarsi a un giudice. Inoltre, garantisce la riservatezza dell’intero processo, impedendo l’uso delle informazioni emerse come prova in futuri procedimenti. Dal punto di vista delle tempistiche e dei costi, la mediazione è estremamente vantaggiosa per il cliente: riduce notevolmente i tempi rispetto a un procedimento giudiziario tradizionale in quanto richiede solo pochi incontri per raggiungere un accordo. Infine, i costi associati alla mediazione sono generalmente inferiori, rendendo questa soluzione più conveniente rispetto a un procedimento in tribunale».

Quando ci si avvale dei servizi di un mediatore è sempre preferibile la presenza di un legale.

«Consiglio sempre di affidarsi a un avvocato per diverse ragioni – conclude Zambrino -. Prima di tutto, l’avvocato garantisce la tutela degli interessi della parte coinvolta: senza la consulenza legale, si rischierebbe di raggiungere un accordo sbilanciato, in cui una delle parti risulterebbe svantaggiata oppure, nonostante la libertà di scelta personale, le emozioni del momento o le paure potrebbero influenzare la decisione, portando a una scelta sbagliata. L’avvocato, invece, aiuta a raggiungere un accordo legittimo, equo e proporzionato alla questione in discussione e, elemento fondamentale, è in grado di gestire efficacemente la comunicazione con il cliente, soprattutto se già in conflitto a causa delle questioni in essere».

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