Umbria. Inaugurato un invaso di settemila metri cubi d’acqua per i momenti di siccità.

Una risposta al cambiamento climatico: un “laghetto” che tiene ben settemila metri cubi d’acqua, costruito appositamente sui declivi di Sangemini per irrigare la campagna di Narni, bellissima, intonsa, che aveva bisogno d’acqua, di tanta acqua. Inaugurato oggi, anche se funzionava da qualche mese perché la stagione irrigua inizia il primo maggio. Autorità, tanta voglia di fare festa, come era logico. In una Italia così burocratizzata, il Consorzio Tevere Nera è riuscito a portare a termine il lavoro in meno di sette mesi. In quell’invaso arrivano le acque del fiume Nera, che vengono portate a poco più di duecento metri di altezza. Poi ci penserà la forza di gravità a distribuire agli agricoltori del Consorzio il prezioso liquido. Lo stesso Consorzio sta portando avanti da anni questa politica dei “laghetti”, un modo semplice di accumulare l’acqua nei momenti di vacche grasse e ridistribuirla in quelle magre. Sembra un discorso elementare ma non in tutte le regioni, in tutti i consorzi viene adottato. Di più: Raffaele Nevi, segretario della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha detto che porterà questo esempio in ogni parte della Penisola, perché venga preso a modello. Oltre al Prefetto di Terni e i rappresentanti dei comuni di Terni, Sangemini e Narni, c’erano anche gli assessori regionali Melasecche e Morrioni, che hanno confermato la loro disponibilità a lavorare in sinergia col Consorzio. Ma quello di oggi era un giorno di festa, giorno in cui i complimenti, giusti, si sono sprecati: la “regia” dell’evento è stata tutta di Carla Pagliari, la direttrice.

Il Consorzio ha poi diramato un comunicato che si riporta:
E’ stato inaugurato l’invaso “C” nel comune di San Gemini, località Quadrelletto.
Per la realizzazione dell’invaso sono stati necessari novecento cinquanta quintali di acciaio e 1.800mc di cemento.
Si tratta di un investimento di 860.000 euro, con finanziamento del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare.
Per il presidente dell’Ente, Massimo Manni: “Uno stoccaggio quanto mai necessario, anche a seguito dei pesanti periodi di siccità che abbiamo attraversato negli anni e che ci troveremo ad attraversare”.
“L’invaso – prosegue il presidente – è stato ammodernato in tempi record. Il 3 ottobre 2022 sono iniziati i lavori e sono stati completati il 30 aprile 2023. Già dal 1 maggio abbiamo potuto distribuire l’acqua agli impianti irrigui dei nostri agricoltori”.
Ed è proprio dal mondo agricolo che negli ultimi anni era arrivata una richiesta maggiore di acqua per l’attività irrigua, a causa della pesante siccità estiva, perpetrata ormai anche nelle stagioni autunnali e primaverili.
La vasca, attraverso il collegamento diretto a moderne tubazioni, riesce a irrigare i terreni agricoli del comprensorio narnese e sangeminese.
Inoltre, l’impianto a valle possiede degli innovativi contatori elettronici, in grado di monitorare costantemente i consumi d’acqua e intervenire in caso di anomalie.
Per il presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi), Francesco Vincenzi “L’inaugurazione dell’invaso nel comune di San Gemini rientra nella più ampia strategia proposta da Anbi per aumentare la resilienza delle comunità di fronte alle conseguenze della crisi climatica, esemplificate dall’estremizzazione degli eventi atmosferici, siano essi violente piogge o lunghi periodi privi di precipitazioni”.
“E’ necessario – continua il presidente Anbi – attrezzare il territorio con nuove infrastrutture, capaci di rispondere alle sfide della contemporaneità come l’esigenza di trattenere l’acqua, quando arriva per poterla usare nei momenti di bisogno”.
“Se a ciò aggiungiamo – conclude Vincenzi – l’efficienza della distribuzione irrigua attraverso innovative tecnologie, abbiamo un’immagine della moderna Bonifica e dei suoi Consorzi, capaci non solo di adeguarsi alle nuove evenienze meteo, ma di coniugare gli obiettivi della sostenibilità economica, sociale ed ambientale”.

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