Agricoltura, tra sostenibilità economica e ambientale. Cia Etruria, in una pagina a propria cura uscita su Il Tirreno, fa il punto sul fenomeno della richiesta di terreni agricoli per la realizzazione di impianti fotovoltaici o l’estendersi di impianti olivicoli superintensivi che niente hanno a che vedere con la olivicoltura tradizionale delle nostre zone. Una soluzione che offre rendite annuali impensabili con l’attività di coltivazione.
Cia Etruria ricorda, del resto, che è lo stesso Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ad aver approvato la proposta di decreto per promuovere la realizzazione di impianti agrivoltaici innovativi. Obiettivo dell’intervento, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è installare almeno 1,04 GW di impianti agrivoltaici entro il 30 giugno 2026. Il testo è ora stato trasmesso alla Commissione Europea, dalla quale si dovrà attendere il via libera per l’effettiva entrata in vigore.
Il decreto ministeriale prevede il riconoscimento di un incentivo. La nuova frontiera è infatti l’impianto agrivoltaico (o agrovoltaico, o agro-fotovoltaico), vale a dire l’ impianto fotovoltaico che adotta soluzioni volte a preservare la continuità delle attività di coltivazione agricola e di allevamento sul terreno ove è installato. Perché esisgenze di sostenibilità ambientale ed economica possono coesistere. Dando prospettive all’agricoltura stessa. Prospettando soluzioni innovative come il montaggio dei moduli elevati da terra, anche prevedendo la rotazione dei moduli stessi, l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione e sistemi di monitoraggio che consentano di verificare l’impatto dell’installazione fotovoltaica sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture.
A dimostrazione dell’importanza di questo approccio, il Ministero della Transizione Ecologica ha costituito un gruppo di lavoro che ha redatto linee guida in proposito con lo scopo di chiarire quali sono le caratteristiche minime e i requisiti che un impianto fotovoltaico dovrebbe possedere per essere definito agrivoltaico.
Nelle linee guida viene detto chiaramente che l’obiettivo degli impianti agrivoltaici è quello di riuscire a coniugare l’attività agricola, con il tema ambientale (minore ricorso a combustibili fossili e conseguente riduzione di CO2) con il reddito del produttore
Allo stesso tempo, le amministrazioni comunali sono ora legittimante preoccupate di come verrà modificato il loro territorio. Anche se è difficile capire quale sarà l’evoluzione. Un tema, dunque, quello sull’evoluzione del paesaggio attraverso i parchi agrivoltaici, sul quale Cia Etruria invita a riflettere per tempo.