Controlli sanitari, stretta sulla frutta proveniente da Asia, Africa e Americhe

arance

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Stretta dell’UE sull’importazione di arance dall’Egitto e dalla Turchia. Paesi che hanno implementato le aree coltivati con frutta da esportare in Europa. Con dubbi, però, da parte dei produttori europei, sul rispetto dei parametri produttivi e fitosanitari, così stringenti per gli agricoltori europei.

Anche per questo, come riporta Italfruit, l’Ue ha aumentato i controlli fisici sul prodotto importato dall’Egitto. Controlli nei quali è stato riscontrato un alto tasso di non conformità in materia di contaminazione da residui di pesticidi in partite di arance e peperoni di quell’origine. Ma sotto la lette c’è anche la frutta secca. Anche sulle partite di arachidi dall’Egitto a seguito del mancato rispetto delle norme sulla contaminazione da aflatossine, i controlli sono aumentati del 30%.

Sotto la lente anche le arance dalla Turchia, a causa della possibile contaminazione da residui di pesticidi.

La Commissione europea ha inoltre deciso di modificare i requisiti di ingresso per i peperoni dalla Repubblica Dominicana. Cambiamenti anche nell’importazione di altri prodotti, come arachidi dal Gambia, carrube e gomma di guar dall’India, noodles dalla Corea del Sud, papaia verde dal Messico, peperoni dal Pakistan e melograni e pistacchi dalla Turchia.

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