Alleggerite, integrate, funzionali: succhi e bibite per tutti i gusti. Beverfood.com ha analizzato nello specifico le bevande analcoliche dolci. Come rileva Foodaffairs, il consumatore desidera soddisfare non solo il palato, ma anche il benessere del proprio corpo.
L’analisi di Beverfood divide le bevande analizzate in tre gruppi
Bevande alleggerite
Sono quelle private di alcuni ingredienti che possono essere vissuti in modo problematico o negativo da parte di alcune fasce di consumatori. Si tratta quindi delle “bibite naturali” (lisce o piatte, senza aggiunta d’anidride carbonica), delle “bevande decaffeinate” (cioè al gusto di caffè o tè, ma senza caffeina), delle “bevande ipocaloriche” (senza i normali zuccheri, eventualmente sostituiti con edulcoranti o altre sostanze a bassissimo contenuto calorico). E spesso con l’eliminazione del lattosio.
Una categoria di prodotti molto diffusa, anche nella versione “Zero Zuccheri” delle bevande tradizionali.
Bevande integrate
Sono quelle arricchite, con l’aggiunta di aromi o estratti di frutta e vegetali. Ad esempio le acque aromatizzate o con l’aggiunta di ingredienti benefici per l’organismo. Vi rinetrano:
- gli “integratori idrosalini” o “sport drink” (arricchiti di sali minerali),
- le “bevande vitaminizzate” (arricchite di vitamine di vario genere), tra cui le bevande frutta ACE molto diffuse
- le “bevande energetiche” (arricchite di sostanze energizzanti e stimolanti).
- Le “bevande proteiche” con arricchimento di amminoacidi essenziali e amminoacidi a catena ramificata, elementi basilari per una buona rigenerazione muscolare.
Bevande funzionali per natura
Rientrano in questa categoria le bevande derivate da sostanze naturali, che per loro virtù intrinseca sono riconosciute benefiche per la salute, anche con specifiche funzioni. Ad esempio le bevande ricavate dal tè verde, infusi di piante officinali, a base di “super frutti”.