Dopo gli ultimi due casi di cinghiali colpiti dalla peste suina africana in aree verdi della città e all’interno del Grande Raccordo Anulare, il Comune di Roma raccomanda alla cittadinanza di segnalare tempestivamente la presenza di carcasse di cinghiali o di animali moribondi al numero verde della Protezione Civile Regionale 803555. L’avvertimento è quello di astenersi “dal toccare manipolare o spostare l’animale”, salvo diversa indicazione dell’autorità competente.
Si ribadiscono inoltre le norme di comportamento da rispettare in caso di avvistamento di cinghiali come il divieto di avvicinarsi e disturbare gli animali.
Le due conferme hanno fatto scattare l’allarme sull’infezione arrivata a Roma proprio un anno fa. Il 5 maggio del 2022, infatti, era stato registrato il primo caso confermato nella riserva dell’Insugherata.
Il Ministero della Salute ha convocato nei giorni scorsi un primo tavolo di lavoro. È stata quindi riattivata l’Unità di crisi con la Regione Lazio e i responsabili delle Asl sono incaricati di procedere con campionature e analisi nelle zone a rischio, nella zona rossa tra la riserva dell’Insugherata e il parco di Veio.
Un’epidemia che è già costata 10 milioni idi euro alle 200 aziende agricole laziali all’interno della zona rossa, con gli allevatori costretti a procedere a macellazioni di emergenza, mentre grano e fieno sono rimasti bloccati nei magazzini per mesi.