Cinquemila aziende agricole sott’acqua. Nell’Emilia Romagna che piange 14 vittime e con 15mila sfollati, si guarda anche ad un’economia spazzata via dall’alluvione. Difficile fare la conta dei danni, ma รจ chiaro che il settore agricolo รจ tra quelli che piรน ha subito gli effetti dell’emergenza. A fare il punto su questa catastrofe รจ Coldiretti.
A causa dellโesondazione sono finite sottโacqua oltre 5mila aziende agricole con serre, vivai e stalle dove si contano animali affogati e decine di migliaia di ettari allagati di vigne, kiwi, susine, pere, mele, ortaggi e cereali e strutture di lavorazione dei prodotti agricoli. Difficoltร anche a garantire lโalimentazione dei capi di bestiame allevati anche perchรฉ รจ stato compromesso il foraggio e manca lโacqua per abbeverarli nelle zone collinari con problemi di viabilitร per i danni alle infrastrutture rurali a causa di frane e smottamenti. Gli allagamenti hanno sommerso terreni a destinazione agricola di pregio con il lento deflusso dellโacqua rimasta nei frutteti che โsoffocaโ le radici degli alberi fino a farle marcire e il rischio di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno anni prima di tornare produttive.
Ad essere colpito รจ soprattutto il settore dellโortofrutta per una produzione lorda vendibile che vale in Emilia Romagna 1,2 miliardi di euro secondo lโanalisi Coldiretti. Kiwi, albicocchi e peschi sono le piante piรน sensibili e rischiano dunque lโasfissia radicale per il ristagno dellโacqua. Una situazione drammatica che rischia di mandare in crisi una intera filiera fatta di agricoltura e delle aziende di trasformazione della frutta e degli ortaggi che fanno della Romagna la โfruit valleyโ italiana. Ma in pericolo ci sono anche i vigneti e colture come ortaggi, mais e grano per i quali potrebbe andare persa la gran parte del raccolto. Complessivamente sono a rischio nellโintera filiera almeno 50mila posti di lavoro tra agricoltori e lavoratori dipendenti nelle campagne, nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione.
โAdesso la prioritร รจ mettere in salvo le vite umane ma da subito occorre per mettere in campo ogni azione utile finalizzata alla ripresa economica e produttiva poichรฉ รจ in gioco la sopravvivenza stessa di centinaia di imprese e delle lavoratrici e lavoratori che da esse dipendonoโ ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nellโapprezzare i provvedimenti di sospensione degli obblighi in materia fiscale e contributiva e per i procedimenti giudiziari annunciati dal Governo.
โServe garantire lโarrivo degli aiuti nel minor tempo possibile e dare a queste zone martoriate la possibilitร di riparare i danni e ripartire con un Decreto Legge Specialeย e la nomina di un Commissario alla ricostruzione, come fatto ai tempi del terremoto – continua Prandini – ma รจ anche necessario investire nei bacini di accumulo che diventano quindi fondamentali per la sicurezza di tutto il nostro Paese, conservando lโacqua in eccesso per ridistribuirla quando serve utilizzando al meglio le risorse del Pnrr, dei fondi di coesione e del REpowerEU.
A fronte di questa situazione climatica โ prosegue Prandini โ รจ infatti strategico intervenire con progetti di lungo respiro che vadano oltre lโemergenza come il piano elaborato dalla Coldiretti con Anbi che punta ad aumentare la raccolta di acqua piovana, oggi ferma allโ11%, attraverso la realizzazione di invasi che garantiscano acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, aiutando anche la regimazione delle piogge in eccesso nei momenti di maggiori precipitazioni come quello attuale.
Ringraziamo i vigili del fuoco, la Protezione Civile e le forze dellโordine, per lโazione di assistenza alle popolazioni colpite – conclude il presidente della Coldiretti – ma sottolineiamo anche il grande impegno delle Federazioni della Coldiretti delle Emilia Romagna e delle Marche nellโaffrontare una terribile emergenza di livello nazionaleโ.