Napoli, Scudetto anche nei conti

Napoli Scudetto

La cessione di Koulibaly al Chelsea per 38 milioni. Fabian Ruiz partito per Parigi in cambio di 23 milioni. Gli 8 milioni ottenuti dalla cessione definitiva di Milik. E ancora Insigne, Mertens e Ospina lasciati partire a parametro zero.

Era iniziata tra le contestazioni al presidente De Laurentis la stagione del Napoli terminata con lo Scudetto dei record, il terzo nella storia del Napoli Calcio.

Uno scudetto che premia il gioco di Spalletti, la cui squadra ha finalmente tenuto la stessa intensità anche nel girone di ritorno, complice forse la pausa per il Mondiale.

Uno Scudetto che però è frutto di una impeccabile gestione manageriale da parte del club. E lo dimostra il fatto che il trionfo è arrivato con un bilancio in positivo: a fronte di 76 milioni spesi, in estate il Napoli ne ha incassati quasi 80,5, come certifica Transfermarkt.it.

Settantasei milioni spesi molto bene, come ha dimostrato il campo. I 18 con cui gli Azzurri hanno scommesso sul coreano Kim, che aveva fatto molto bene, ma in Turchia. E soprattutto gli 11 milioni pagati alla Dinamo Batumi per assicurarsi Khvicha Kvaratskhelia, l’autentica sorpresa di questo campionato.

Ma fondamentali, per il loro contributo in corsa, sono stati Raspadori (5 milioni per il prestito) e Simeone (3,5 milioni per il prestito).

E poi il grande colpo Anguissa, la cerniera del centrocampo, arrivato dal Fulham per 16 milioni. Così come dalla Premier è arrivato il difensore Ostigard, pagato solo (viste le cifre spese da altre squadre) 5 milioni.

Fino alla definitiva esplosione di Osimhen, arrivato nel 2020 dal Lille, con un’operazione finanziaria discussa, ma dal risultato tecnico-economico evidente.

Giocatori il cui valore – tecnico e di mercato – è lievitato sotto la gestione Spalletti.

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