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“I nostri camion depredati mentre stavamo dormendo”: il racconto

camion furti

Hanno rubato carburante e smontato parti dei camion. Approfittando del fatto che i camionisti, a quell’ora di notte, stavano riposando. Un autotrasportatore, a cui hanno rubato i fanali del mezzo, deve pure attendere la sostituzione per poter riprendere il viaggio. E’ allarme per i furti subiti la notte scorsa da diversi autotrasportatori a Spilamberto.

Uno di loro, Giovanni Piccoli, ha raccontato l’accaduto a Cinzia Franchini, presidente di Ruote Libere, a cui è associato: “Da alcuni camion è stato prelevato il carburante, mentre da altri mezzi sono stati asportati interi pezzi della carrozzeria. Un danno importante a livello economico, ma ancor più gravoso in termini di disagio”.

Mentre Piccoli riposava nella cabina del camion durante la notte, a Spilamberto in via dei Marmorari, strada che scorre parallelamente alla via Modenese, i ladri hanno smontato i fanali anteriori, tagliando i cavi elettrici. Solo al risveglio, verso le 2.30, l’autotrasportatore si è accorto dell’accaduto.

I carabinieri chiamati sul posto non hanno potuto far altro che constatare l’accaduto. Un furto di circa 3mila euro che ha però costretto l’autotrasportatore a interrompere il suo viaggio: stava trasportando da Frosinone alla Svizzera un carico di fiori nel bilico frigo e ora dovrà attendere diverse ore per la sostituzione dei fari a Spilamberto. Più di una giornata di lavoro alle ortiche e col rischio di perdere addirittura il cliente.

“L’episodio è l’ennesima dimostrazione di quanta poca considerazione sia riservata alla categoria – commenta Cinzia Franchini, che ha denunciato l’accaduto -. Il problema della insicurezza che vivono gli autotrasportatori è noto da tempo. Da anni denunciamo l’assenza di aree sosta attrezzate che consentano agli autisti di rispettare in modo dignitoso la legge che disciplina i tempi di guida e riposo. Questo autotrasportatore, insieme a tanti colleghi, si è fermato per la sosta obbligatoria in un’area ben illuminata, non isolata e davanti a un bar aperto anche la notte. Ha cercato la postazione migliore, considerata l’assenza di una zona attrezzata per di più in un territorio dove, a poche centinaia di metri, si è appena insediata una grande multinazionale della logistica. La retorica con la quale le istituzioni hanno accolto l’insediamento infatti non ha fatto il paio con una adeguata realizzazione di servizi idonei per gli autotrasportatori, una lacuna che vale a livello locale e che si riflette su base nazionale: basti pensare che solo le briciole delle enormi risorse stanziate dal Pnrr, come spiegato nei giorni scorsi dal viceministro Rixi, andrà all’autotrasporto favorendo invece il trasporto su ferro. Questa è la situazione incivile che si ripete da anni nel disinteresse generale: lavoratori costretti a dormire in cabina con un occhio aperto e uno chiuso, senza servizi igienici e senza garanzie. Questo non può essere il tempo del ‘riposo’ che la legge impone per poi rimettersi alla guida in sicurezza”.

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