E’ un 2023 all’insegna di un’ulteriore crescita, quello che sta vivendo la casa di moda umbra Brunello Cucinelli. E non solo per i ricavi, che nel primo trimestre, secondo i dati del fatturato analizzati dal Cda, ha registrati ricavi netti pari a 265,3 milioni di euro, in crescita del 34,7% a cambi correnti (+32,8% a cambi costanti) rispetto allo stesso periodo del 2022,
Dati che fanno ipotizzare, come ha detto il presidente e direttore creativo della casa di Moda, Brunello Cucinelli, una crescita del fatturato per l’anno in corso intorno al 15%. “Non vi รจ dubbio – ha commentato Cucinelli con soddisfazione – che stiamo raccogliendo i frutti positivi del tempo felice che vive il nostro brand sia per lo stile che rappresenta e forse per il modo di condividere le idee con tutti i nostri interlocutori”.
La casa di moda di Solomeo continua a ricercare “lโassoluta contemporaneitร in tutti gli spazi di vendita”, sia allโinterno del canale retail (aumento del +63,7% nel primo trimestre 2023) che nel canale wholesale, “che ancora una volta mostra sinergia e complementarietร nel custodire unโofferta di collezione moderna e una esclusiva distribuzione”.
Dopo l’apertura dello store di Roma a metร febbraio in via dei Condotti, tra i luoghi piรน emblematici del lusso, ad aprile il marchio Brunello Cucinelli รจ approdato a Forte dei Marmi, tra le localitร resort di riferimento in Italia, con l’inaugurazione del punto vendita in via Carducci.
La casa di moda di Solomeo ha confermato l’apertura di una nuova attivitร produttiva a Penne, in Abruzzo, un luogo per tradizione estremamente importante nella storia italiana della manifattura artigianale, in particolare dellโabito maschile.
“Crediamo infatti – viene spiegato – che in questo specifico segmento vi siano delle grandi potenzialitร di crescita. Su tali basi, il piano dโinvestimento prevede la creazione della nostra ‘bella fabbrica’ che occuperร progressivamente un numero consistente di maestranze altamente qualificate nel settore della sartoria maschile”. In Abruzzo si parla di 350 posti di lavoro entro il 2024.
“Questo nuovo progetto – si legge nella nota dell’azienda – rientra in quella programmazione che immaginiamo concreta espressione del concetto di crescita sana ed equilibrata che vorremmo sempre guidasse la nostra impresa, in linea con lโacquisizione del comparto produttivo della prestigiosa โSartoria DโAvenzaโ in Carrara – viene ricordato – avvenutanel 2013, altra eccellenza del Made in Italy nella manifattura dellโabito sartoriale da uomo”.