Angelini, sindaco di Monteleone di Spoleto: “Carbonara, Cammini e Biga. Ecco le nostre eccellenze”

Marisa Angelini

La carbonara e la sua paternità. Alcuni giorni fa si è parlato della nascita del piatto in quel di Monteleone di Spoleto e la notizia ha avuto rilevanza nazionale. Il che, come spiega il sindaco Marisa Angelini, ha già portato turisti curiosi: “Oggi c’erano 60 persone venute a visitare il paese, noi qui abbiamo infatti un piccolo museo che parla della Biga etrusca trafugata al Metropolitan di New York. Ecco, questi 60 ci hanno chiesto – in maniera un po’ retorica – quale fosse il nostro piatto tipico, avendo già letto sui giornali del dibattito dell’ultimo periodo”.

La storia della nascita della carbonara è bella da ascoltare: “Noi abbiamo dato la paternità agli strascinati, che sono i progenitori della carbonara. Si tratta di una pasta fatta in casa, corta, con acqua e farina e poi condita con salsiccia, guanciale, uova, pecorino e abbondante pepe. Tutti alimenti che da noi si trovano tranquillamente: alleviamo infatti il maiale, nelle aie ci sono le galline e poi le pecore. Per noi, dunque, questo è il piatto tipico, tradizionale”. In parte leggenda, ma “di solito in questi casi c’è un substrato di verità”. Ci addentriamo nei secoli: “Tutto inizia nel 1494 quando i fratelli Vitelli, originari di Città di Castello, passarono per Monteleone con 400 fanti e saccheggiarono il castello. Presero in ostaggio degli uomini, letteralmente strascinati attaccati ai cavalli. Una fantesca, per raffreddare gli animi, preparò questo piatto così ricco. I fratelli Vitelli, grati alla popolazione locale, lasciarono andare gli uomini catturati e il piatto diventò quello della salvezza”.

Il tempo ha leggermente modificato la ricetta originaria. E non solo: “Nella carbonara di oggi manca la salsiccia, dunque c’è una piccola variante. Gli strascinati sono un piatto molto calorico, ma anche semplice, e veniva offerto a chi produceva il carbone – qui a Monteleone c’erano le carbonaie e le miniere di lignite – dunque c’erano i carbonari che poi portavano a Roma il carbone. Da qui è nato il nome carbonara”.

Monteleone di Spoleto, intendiamoci, non è solo carbonara, come specifica il sindaco: “In inverno la popolazione è sui 600, ma in estate arriviamo a 2.500. Finora il turismo era cosiddetto di ritorno perché riguardava chi si era trasferito verso le città e tornava nelle case di famiglia per le vacanze. Da qualche tempo, siamo diventati la terza tappa dei Cammini di San Benedetto dunque ci sono i pellegrini. È un turismo lento, prevalentemente. Poi c’è la storia della Biga, un 4 per cento dei turisti viene a Monteleone per questo. Noi abbiamo una copia di quella originaria, ma fatta dal fonditore del Manzù, dunque di tutto rispetto. Infine, c’è il turismo gastronomico, che la fa da padrone. Oltre agli strascinati/carbonara, abbiamo il farro dop, l’unico in Europa. Insomma, il turismo si è un po’ diversificato. Stiamo lavorando per portare anche persone dall’estero, i nostri compaesani che nel primo ‘900 emigrarono, in particolare nel New Jersey. Vorremmo creare anche questo canale”.

L’Amministrazione comunale prova a essere convincente anche con i giovani, per non far sì che vadano via: “Ma questo è un bel problema, non abbiamo molti mezzi. L’incentivo principale per i nostri ragazzi è il lavoro, ma noi siamo un paese principalmente rurale. Cerchiamo di promuovere i fondi che arrivano dallo Stato, dall’Europa e soprattutto dalla Regione Umbria per aprire nuove imprese. Noi teniamo molto all’artigianato e siamo favorevoli all’apertura delle botteghe. Ma c’è stato il sisma, poi il covid, infine la guerra: è un momento un po’ critico per aprire un’attività”.

Un messaggio da Monteleone di Spoleto: “Vivere in un piccolo centro significa qualità migliore della vita rispetto alla città. Ci sono criticità, certo, ma possono essere superate. La vita è più sana, la socialità più alta e i più giovani crescono maggiormente sereni. Possono fare sport all’aria aperta, sono costantemente a contatto con una natura incontaminata. Vivere qui è anti-stress”.

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