Era il primo tavolo tecnico per parlare di industria, agricoltura e Made in Italy. Ed erano presenti i ministri Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) e Francesco Lollobrigida (Agricoltura e Sovranità Alimentare). Davanti a loro l’assessore regionale delle Marche all’Agricoltura, Sviluppo Economico, Attività Produttive ed Energia, Andrea Maria Antonini.
“Una delle leve trainanti e più identificative del nostro Paese e, quindi, delle singole regioni, è costituita, senza dubbio, dall’Agroindustria. Un settore dinamico e in forte espansione anche alla luce delle numerose e impegnative sfide che attendono il tessuto produttivo italiano, impegnato e protagonista all’interno di un sistema economico sempre più tecnologizzato e globale”.
Il vertice istituzionale ha visto la partecipazione, tra gli altri, di rappresentanti di categoria, sindacati e referenti aziendali: tutti chiamati a fare il punto sulle capacità e sulle possibilità di promuovere azioni condivise e ad ampio raggio all’interno di una rete virtuosa.
L’assessore Antonini, nel corso del suo intervento, in veste di Coordinatore della Commissione “Sviluppo Economico” della Conferenza Stato-Regioni, ha rimarcato il ruolo e le competenze delle Regioni che sono, “non solo un prezioso e funzionale presidio per i territori, per le tradizioni e per le culture locali ma anche un insostituibile riferimento nello sviluppo e nella programmazione di politiche integrate ed ossequiose dell’intera filiera alimentare che dal campo arriva fino alla tavola, coniugando così politiche industriali e di supporto (meccaniche e impiantistiche) con mirate azioni di valorizzazione dei prodotti tipici della nostra terra”. “In tale direzione – ha proseguito Antonini – mi preme, infatti, evidenziare come le Regioni abbiano, da tempo, un ruolo fondamentale nelle strategie di sviluppo del settore agroindustriale, sia per competenze costituzionali, sia per la gestione di fondi europei specifici: da quelli del Fesr a quelli alle imprese per la ricerca, innovazione e internazionalizzazione, fino a quelli dei Piani Strategici Rurali di Sviluppo”.
Copyright © - Tutti i diritti riservati - Corriere dell'Economia è un servizio a cura di Pagine Sì! – P.Iva 01220990558
Corriere dell'Economia è una testata giornalistica iscritta al registro stampa presso il Tribunale di Terni con autorizzazione n. 869/2020
Impostazioni tracciamento – Privacy Policy e Cookies Policy