Cresce in Australia la voglia di vino sostenibile, tanto da parte dei consumatori, quanto sul versante dei produttori. Lo rileva Winemeridian, che fa il punto sui risultati del dal 2019 del progetto Sustainable Winegrowing Australia,gestito dall’Australian Wine Research e approvato dall’Australian Grape & Wine e da Wine Australia, per supportare i produttori verso la sostenibilità della coltivazione delle uve e la realizzazione di vino. E questo, senza che il vino australiano perda competitività.
Un progetto che sta dando i suoi frutti, con una crescita nell’ultimo anno del 48% delle aziende che hanno aderito, contando oggi oltre 1.150 tra aziende vinicole e cantine. Un programma che rappresenta il 40% della produzione totale di vino in Australia e che viene attuato nel 75% delle regioni.
E questo, consentendo di ridurre rifiuti, energia e acqua. E maggior cura del suolo. Con impatti positivi anche sulle cantine e le imprese: l’86% dei vigneti e il 94% delle cantine si impegnano in almeno un’iniziativa comunitaria o ambientale, costruendo migliori collegamenti tra i produttori di vino e le loro comunità per rafforzare ulteriormente il settore per le generazioni future.
E poi c’è il benessere dei dipendenti e della comunità circostante, obiettivo centrale del progetto.
E in questo modo cresce il marchio sostenibile, ottenendo sempre maggiore fiducia da parte dei consumatori. Il 65% di quelli australiani preferisce questi vini agli altri, mentre il 54% dei bevitori di vino nel mondo si fida solo di prodotti sostenibili certificati.