Giardinieri, Fipac Confesercenti Terni: “Vogliamo migliorare vita pensionati umbri”

Sergio Giardinieri

Sergio Giardinieri, responsabile di Fipac Confesercenti Terni e dell’ufficio studi, parla ad ampio raggio di iniziative e progetti sul territorio. “Fipac è un acronimo che sta per Federazione Italiana Pensionati Attività Commerciali, Turistiche e dei Servizi. Nasce nel 1981, all’interno della Confesercenti, con l’obiettivo di tutelare i diritti degli anziani al fine di migliorarne la qualità della vita e il benessere sociale. In Umbria gli uomini e le donne della Fipac operano, nelle modalità consentite dalla situazione, per migliorare, ove possibile, la vita dei pensionati umbri”.

In sintesi ecco quali sono le proposte elaborate da Fipac Confesercenti Umbria: “Nell’ottica di quanto affermato in precedenza abbiamo proposto alla politica regionale, nel suo insieme, di venire incontro alle difficoltà dei pensionati umbri rivedendo le fasce dell’addizionale regionale prevedendo, come per le addizionali comunali, una fascia di esenzione per i redditi più bassi. Non si dimentichi che in Umbria, secondo i dati Inps di gennaio 2022, più del 72 per cento dei pensionati non raggiunge i mille euro lordi al mese e la gran parte è a rischio povertà per redditi inferiori a 877 euro mensili”.

Uno dei punti che suscitano maggior interesse è l’opportunità di aumentare le detrazioni per quel che riguarda la collaboratrici domestiche: “Come molti sanno, chi usufruisce delle prestazioni di collaborazione domestica, ha due opportunità in sede di dichiarazione dei redditi: dedurre dal reddito complessivo i contributi pagati nell’anno per il collaboratore domestico e detrarre la somma pagata per i compensi del/della badante nella misura massima di 2.100 euro annui che saranno rimborsati nella misura del 19 per cento e purché il reddito complessivo non superi i 40 mila euro. Appare evidente che scalare una cifra che è poco più di una mensilità non aiuta molto l’anziano non autosufficiente: 2.100 euro al 19% valgono 399 euro; scalare 15 – 17.000 euro significa recuperare tra i 2.850 e i 3.230 euro annui”.

Tra la Federazione e le altre associazioni esiste un coordinamento: “Esiste il Cupla, Comitato unitario pensionati lavoro autonomo, composto da 8 associazioni nazionali dei pensionati che rappresentano oltre 5 milioni di lavoratori autonomi dei settori commercio, artigianato, agricoltura. Recentemente ha fatto proprio il documento “Carta per i diritti delle persone anziane e i doveri della comunità” voluto dalla Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana presieduta da monsignor Vincenzo Paglia”.

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